“Il sindaco Ancona ed il consigliere regionale Pentassuglia sono lontani dalla realtà. Per rendersene conto andassero dove la gente fa la fila davanti all’Ospedale e non dietro la scrivania del proprio ufficio”
Una dichiarazione dell’ex Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, sostenitore ancora una volta di Michele Emiliano a Governatore della Puglia, ha creato una reazione a catena, soprattutto ora che siamo in piena campagna elettorale.
Il primo a contattare la nostra redazione è stato un noto medico dell’Ospedale di Martina Franca, in pensione da poco tempo.
“Voglio mantenere l’anonimato, non perché non abbia il coraggio di esprimere pubblicamente le mie idee ma per salvaguardare e non danneggiare alcuni pazienti e dei loro familiari. Nonostante io oggi eserciti la mia professione privatamente, ho mantenuto dei buoni rapporti con tanta gente. Premetto che non sono un candidato, quindi si eviti di farne una dissertazione politica. In tanti si rivolgono ancora a me per avere delle informazioni sui loro parenti degenti in ospedale, visti i miei buoni rapporti con dei miei ex colleghi o personale medico. Cosa che faccio puntualmente, ma non è normale. Lo dico al Sindaco e al Consigliere regionale Pentassuglia, sperando che non cerchi di mettermi alla gogna mediatica sol perché non la penso come lui. I problemi sono tanti all’Ospedale di Martina e chi non li vede mente. Le prenotazioni al CUP si bloccano. Non si può accedervi per il Covid. Per avere delle spiegazioni dovremmo chiamare il numero verde. Provate a farlo. È inesistente. Uno chiama e non risponde nessuno. Se poi si è fortunati dopo giorni di tentativi si riesce a prenotare ma le liste di attesa sono infinite. Le prenotazioni sono a lunga scadenza (6/8 mesi). Io sono contento che il consigliere regionale Pentassuglia ed il sindaco Ancona godano di buona salute ma andassero ugualmente a vedere ogni mattina cosa accade fuori dall’Ospedale. Lunghe file sotto il sole per accedere. Se uno deve portare dei ricambi ad un parente ricoverato è quasi impossibile. Non c’è un luogo decente per evitare di prendere una insolazione e non è questione – caro Pentassuglia – di aria condizionata ma solo di possibilità di mettersi all’ombra. Il caldo fa poi brutti scherzi, la gente in fila sclera e nascono delle discussioni che possono degenerare. Come si fa ad informarsi sui parenti ricoverati? Non si può chiamare. Non c’è un interlocutore che possa informare. Chi prova comunque a chiamare non riceve risposta. Ma ce ne rendiamo conto? Bisognerebbe fissare delle linee guida, mettere una persona che risponda alle telefonata e desse informazioni, visto che, secondo una denuncia fatta proprio dal direttore di Puglia Press al Direttore generale Rossi e comprovata da screenshot, c’è gente che è attiva per tante ore sui social, durante l’orario di lavoro. Potrebbe fare qualcosa di più costruttivo. Sono tante le problematiche. Prendete ad esempio l’Ufficio Protesi. Per avere materiale di consumo, un mese, due mesi. Poi andate a vedere chi vi hanno messo a capo. E mi fermo qui.
Quando sento che va tutto bene mi viene il voltastomaco. Siamo nel 2020, non è possibile fare lunghe file sotto il sole o sulla panchina. Ancora l’altro ieri, un mio parente, mi ha fermato chiedendomi il piacere di fargli sapere qualcosa riguardo un congiunto ricoverato da giorni. È inumano elemosinare quello che è un tuo diritto. Il Sindaco dovrebbe rendersene conto, senza dover aspettare di andare in ospedale per altre ragioni ma forse lui riesce ad entrare direttamente con la propria auto; stessa cosa per Pentassuglia. Le parole devono essere supportate da fatti”.
(Dichiarazione opportunamente registrata)