Start Bluff
Tantissime telefonate nelle ultime 48 ore: “Start” il nuovo bonus di Sistema Puglia, il portale a cui si accede per tutte le richieste di bandi e finanziamenti messi a disposizione dal bilancio regionale, di 2 mila euro, per molti è un’altra presa in giro da parte del Governatore Emiliano che lo aveva presentato con toni enfatici. 124 milioni di euro in totale a disposizione per un bonus una tantum per le partite Iva registrate in Puglia con reddito inferiore ai 23 mila euro. A disposizione di chi per primo compila la domanda, fino ad esaurimento. Una corsa contro il tempo e fra chi arriva primo. Fin dal primo momento era sembrata una mera iniziativa “ad orologeria” preelettorale, come hanno scritto molti giornali, da parte di Emiliano e dell’assessore Borraccino. Il sito non funziona o almeno non per tutti. È questo il sospetto, tanto da aver deciso di provare direttamente a fare la domanda. A fare da cavia il nostro direttore (non che non ne avesse diritto). “Apro il sito, mi registro con accesso con spread, entro nella sezione nella quale si inseriscono i dati e, ancor prima di aver compilato tutti i campi, mi dice che il tempo è scaduto (???). Da quel momento la domanda, collegata al mio codice fiscale, risulta essere trasmessa ma è sicuramente incompleta e sarà rigettata. Il sito non consente di rientrare per completare i dati o fare un’altra richiesta in quanto dice che il codice fiscale è già presente. Apro una segnalazione all’ufficio tecnico che per essere inviata chiede di inserire un allegato che non accetta nel formato unico possibile per spiegare l’accaduto; da quel momento nessuna risposta”. Feroci i pugliesi sui social contro Emiliano e l’assessore Borraccino. Il direttore di Puglia Press non si esime dal commentare laconicamente: “Sembra una truffa, ne avremo la certezza quando e se leggeremo i nomi di chi è riuscito ad ottenere quel bonus”.
“Un autentico flop”. Lo dichiara in una nota l’avv. Rossella Piazzolla. All’effettuazione delle richieste, nascono diversi problemi legati al malfunzionamento del sito: diverse criticità registrate già dal primo giorno. “Siamo alle solite: prima la Regione – prosegue Piazzolla – mette a disposizione dei cittadini un contributo economico e poi si dimostra inefficiente gestendo male le numerose richieste in arrivo. Già dal primo giorno in cui gli utenti hanno avviato la procedura per accedere al programma Start Regione Puglia, il sito ha fatto registrare delle anomalie: a cominciare dalla carta d’identità non riconosciuta, a cui si aggiunge il mancato caricamento della copia conforme della dichiarazione dei redditi e la non approvazione della copia di avvio della partita Iva con il numero della stessa. In molti casi, il sito ha impedito agli utenti di iscriversi o di effettuare il login. Inoltre, per completare la procedura sono necessari anche la firma digitale e la marca da bollo da 16 euro: troppi documenti, alcuni difficili da reperire soprattutto in considerazione del momento di emergenza ancora in corso. Una procedura troppo complessa e burocratica: imprese e lavoratori versano in condizioni difficili, quindi la priorità è garantire il sostegno economico in maniera rapida e semplificata, altrimenti i cittadini rischiano di rimanere a secco”, conclude Piazzolla.