Taranto – Il futuro dei giovani non si chiama Ilva: «Non smettete mai di studiare»
Non solo l’industria. Non è solo questa l’unica prospettiva di lavoro per un giovane tarantino che vuole restare a vivere e lavorare nella propria città. A Taranto si può tornare, a Taranto si può restare, bisogna però cambiare mentalità; bisogna smettere di rassegnarsi e sottomettersi all’industria. Mettere fine insomma, ad una convinzione che per anni ha assopito un’intera città sotto la falsa idea di un profitto che si è poi in realtà, rivelata fallimentare. La dimostrazione che a Taranto si può tornare, è la persona di Vincenzo Martinelli, un 27enne tarantino, Chef, raggiunto dal nostro giornale. Vincenzo ci ha raccontato la sua storia, mediante la quale ha voluto inviare un messaggio ai tanti ragazzi e ragazze, che alla fine di un percorso di studio, si trovano ad affrontare la scelta più difficile: quella di lasciare la propria città, perché oltre l’industria non ha nulla da offrire. Ma è davvero così? Vincenzo Martinelli la sua città l’ha lasciata momentaneamente, per poi tornarvi. Laureato in scienze turistiche, subito dopo la laurea ha iniziato a nutrire una ispirazione verso la cucina. Decide così di frequentare una prestigiosa accademia e proseguire i suoi studi in tal senso. Dopo varie esperienze lavorative di prestigio in Italia e all’estero, oggi Vincenzo, a soli 27 anni è uno chef affermato, responsabile di cucina in uno dei migliori ristoranti della nostra litoranea. «Io sono riuscito a tornare a Taranto» ci dice Vincenzo «Il nostro territorio non è solo acciaio. Può offrire tantissimo, a partire dalla cultura, dal turismo, alle nostre eccellenze enogastronomiche».
«Non ho iniziato con ruoli in cucina. Pur avendo un titolo, ho iniziato come lavapiatti» continua ancora Vincenzo «per governare una cucina bisogna essere umili».
Una carriera quella di Vincenzo, iniziata dal basso e che gli ha permesso di fare esperienza in giro per il mondo, oltre che in molte zone d’Italia, per poi tornare giovanissimo a Taranto. «Non è vero che i giovani sono destinati a stare via dalla propria città. Questo ovviamente dipende dal giovane. Nella vita esistono le difficoltà, il trucco è non sentirsi mai ‘arrivati’. Ogni giorno c’è sempre da imparare. Non si smette mai di studiare».
Vincenzo vuole rivolgere il suo messaggio ai tanti giovani che come lui, attualmente si trovano lontani dalla propria città e dai propri affetti per costruirsi un futuro. «Non bisogna mai rinunciare agli studi. L’ignoranza ci rende vulnerabili e ricattabili. Formatevi, studiate, e portate il vostro sapere nella vostra città».
Portare le proprie conoscenze nella propria città, per restituirle valore, e per offrire servizi di qualità. Taranto può vivere di storia, archeologia, turismo, enogastronomia. Servono eccellenze dunque, che possano valorizzare e conservare queste bellezze. Taranto ha bisogno dei giovani, ma giustamente, come dice Vincenzo, dipende dai giovani: «Il trucco è non scoraggiarsi e non mollare mai. Ogni momento difficile è un sacrificio, un investimento per il proprio futuro». Vincenzo Martinelli avrebbe potuto tranquillamente continuare a girare il mondo, e restare via, ma ha deciso di portare la sua esperienza nella sua città, che di giovani con la voglia di cambiare, ne ha davvero tanto bisogno.