L’ultimo desiderio di Elia, morto di tumore a 11 anni”Regalate i miei giochi agli altri bimbi quando non ci sarò più”.
Elia era un bambino di 11 anni come tanti altri. I giochi, la scuola, gli amici e una grande passione: la Juventus. Due grandi occhioni neri e profondi, e una voglia di vivere che purtroppo è stata sopraffatta dal male del secolo: il cancro. Elia, aveva un cancro al cervello e viveva a Udine con la sua famiglia. Purtroppo, dopo una dura lotta contro quel male, ha chiuso gli occhi per sempre 5 giorni fa, presso l’ospedale di Pordenone.
Come ogni bimbo, anche Elia sognava, e prima di morire è riuscito a coronare il suo sogno: incontrare i giocatori della Juve. Infatti, è sceso con loro in campo, e ha vissuto quella che per lui è stata l’emozione più grande: stringere la mano del portiere Gianluigi Buffon.
In tanti hanno raccontato la sua storia, e le meravigliose parole che ha rivolto ai suoi genitori prima di morire. E non potevamo non parlarne anche noi, che viviamo in una città, Taranto, che questo dramma lo sente molto da vicino e quotidianamente, nonostante le urla e le lotte di genitori, comitati e associazioni. Elia è uno dei tanti bambini che resterà bambino per sempre. Avrà per sempre 11 anni.
Elia aveva anche un grande cuore, infatti, ha chiesto di regalare i suoi giochini agli altri bambini: «Quando non ci sarò più, regalate i miei giochini». E’ stata una richiesta che Elia ha fatto al suo papà Gianluca Rosarin, un padre che per lui è stato un idolo; infatti il piccolo, poco prima di morire, resosi conto di quella che era la sua situazione, nonostante la tenerissima età, ha detto a sua madre: «Sono orgoglioso del papà che ho avuto, il migliore. Io ho deciso di nascere in questa famiglia».