Brindisi- Peculato, Frode e Truffa. 4 arresti. Tutti i dettagli dell’Operazione REMEDIUM.
Dalle prime ore del mattino sono in corso di esecuzione da parte del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi, su delega della Procura, 4 misure cautelari degli arresti domiciliari disposte dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, nei confronti del presidente di un’associazione di volontariato incaricata del servizio di pubblica emergenza/urgenza del 118 Brindisi e di suoi 3 stretti collaboratori. Si tratta di 3 uomini residenti a Brindisi e una donna di Fasano, indagati per i reati di peculato, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata perché commessa ai danni di un ente pubblico e tentata somministrazione di medicinali guasti e/o imperfetti.
Dalle risultanze investigative è venuto fuori che le stesse persone gestivano sia una Cooperativa di servizi sociali (Getras) che una Associazione di Volontariato (A.V.F., senza fini di lucro), aventi la medesima sede legale ed operativa nel territorio di Fasano. “La Cooperativa- si legge nel comunicato stampa diramato dalle Fiamme Gialle- gestisce in regime privatistico un parco ambulanze con cui svolge, fra l’altro, il servizio di primo soccorso presso la Centra le Enel di Cerano e la Centrale Enipower di Brindisi” mentre l’associazione di volontariato svolgeva attività di soccorso in convenzione con l’Asl attraverso la gestione delle postazioni del 118 di Brindisi.
Per aumentare il profitto, i costi della Cooperativa sarebbero stati riversati sulla Asl. In che modo?
Nel comunicato si legge: “A) i farmaci ed i presidi sanitari utilizzati dalla Cooperativa venivano sottratti dalla dotazione delle ambulanze destinate al servizio 118;
B) i rimborsi spese corrisposti dalla Asl per i volontari dell’ A.V.F. venivano utilizzat i per pagare i dipendenti della Cooperativa, che risultavano falsamente aver svolto attività di volontariato; C) Le ambulanze sostitutive che l’Associazione di volontariato era obbligata a tenere a disposizione del servizio 118 per il caso di malfunzionamento dell’ ambulanza principale o di grandi eventi di emergenza venivano invece utilizzate dalla
Cooperativa per fini di lucro (in una circostanza, addirittura, un mezzo è stato utilizzato per il trasporto a pagamento di un paziente nel Nord Italia).”