Taranto – Operazione antibracconaggio della Forestale. Tre denunciati
Nel corso di un servizio antibracconaggio gli agenti del Comando Stazione Forestale di Martina Franca perlustravano a piedi il territorio facente parte del “Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine” nelle località Mass. Scorace, Valente e Valentuddo in agro del Comune di Crispiano, direttamente a confine con la Riserva Naturale Bosco Pianelle. Dopo aver udito diversi colpi di arma da fuoco, si dirigevano immediatamente in direzione degli spari e sorprendevano due cacciatori ad esercitare illecitamente l’attività venatoria in area protetta ai sensi della Legge 394/91 (Legge Quadro sulle Aree Protette). Uno dei due cacciatori è peraltro recidivo in quanto già sorpreso qualche settimana fa nello stesso luogo ad esercitare illecitamente la caccia. Pertanto, gli agenti hanno proceduto al sequestro penale delle armi in loro possesso, delle munizioni e della selvaggina abbattuta costituita da tordi. Il luogo, ove sono stati sorpresi i due cacciatori è un luogo particolarmente “ambito” da chi esercita illecitamente la caccia, in quanto trovasi alle pendici della Murgia di Sud-Est e della Riserva Pianelle e quindi posto ideale per abbattere i tordi al rientro serale. Infatti, soprattutto nelle ore pomeridiane, la fauna selvatica effettua tale percorso per rientrare nel bosco delle Pianelle e stazionare in nottata. Ed è proprio nella fase di rientro dei tordi che i bracconieri si appostano nell’area Parco per l’abbattimento della fauna selvatica. I due cacciatori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per esercizio venatorio in Parco Regionale e per introduzione di armi in area protetta.
Durante un altro servizio antibracconaggio mirato alla repressione della caccia con l’ausilio di richiami acustici vietati, sempre gli agenti del Comando Forestale di Martina hanno sorpreso un cacciatore ad esercitare l’attività venatoria con l’ausilio di un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico che è assolutamente vietato dalla normativa venatoria. Al cacciatore è stata sequestrata l’arma, le munizione e la fauna selvatica abbattuta, oltre al richiamo acustico vietato. Lo stesso è stato deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria.
Le operazioni hanno evidenziato il persistente tentativo dei bracconieri di attingere abusivamente alla fauna che all’interno del Parco Regionale “Terra delle Gravine” ha la possibilità di riprodursi e vivere in ambiente protetto.