Tre tarantini arrestati per rapina e danneggiamento
Si tratta di un 53enne, un 51enne ed un 44enne, accusati di essersi introdotti illegallmente in un Consorzio di Pisticci. Dopo essere stati scoperti, i tre si sono fuggiti speronando un’auto ma sono stati bloccati a Palagiano
Tre arresti effettuati ieri mattina a Palagiano dopo una tentata rapina ed un danneggiamento. A darne notizia, il Comando Provinciale dei Carabinieri, che spiega i dettagli dell’operazione: “I militari dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Castellaneta (TA), in collaborazione con i militari della Compagnia Carabinieri di Pisticci hanno tratto in arresto i tarantini, con precedenti di polizia, M. G. 53enne, V. V. 51enne e G. A. 44enne, responsabili di rapina e danneggiamento.
I predetti, verso le ore 10:00, mentre erano intenti ad asportare materiale ferroso all’interno del “Consorzio di Bonifica di Metaponto”, corrente sulla s.s.106 Jonica, agro del comune di Pisticci (Mt), dove si erano introdotti illegalmente, sono stati sorpresi dal proprietario del terreno agricolo, adiacente al citato consorzio, il quale, senza alcuna esitazione, tramite l’utenza di emergenza pubblica “112”, ha provveduto ad allertare la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Pisticci, competente per territorio. I tre malfattori, vistisi ormai scoperti, si sono dati a precipitosa ritirata a bordo di un furgone Ford Transit e, pur di guadagnarsi la via di fuga, non hanno esitato a speronare l’autovettura condotta dal suddetto malcapitato che ostruiva il passaggio. Nel violento impatto, l’uomo, fortunatamente, è rimasto illeso. Subito dopo, la rocambolesca fuga dei tre rapinatori è stata interrotta dai militari operanti che, su indicazione della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Castellaneta, sono riusciti ad intercettare i tre fuggitivi sulla s.p.31, in agro di Palagiano (TA), ed hanno provveduto a bloccarli per assicurarli alla Giustizia. La refurtiva recuperata, rinvenuta all’interno del citato furgone, è stata restituita all’avente diritto, mentre il veicolo e gli arnesi atti allo scasso sono stati sottoposti a sequestro. Le persone tratte in arresto, dopo le formalità di rito, sono state accompagnate presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria, informata dai militari del citato Reparto dell’Arma procedente”.