Taranto – #Unomaggiotaranto: “Vogliamo vestire la città con il suo abito più bello”
Anche quest’anno, la grossa macchina umana alimentata dalla voglia di riscatto e di cambiamento, è al lavoro per l’edizione 2016 del Primo Maggio Taranto, un evento, che negli anni, ha assunto importanza e dimensioni notevoli. Una giornata, quella del primo maggio tarantino, in cui la musica fa da cornice, da amplificatore per quelle che sono le urla di giustizia e voglia di cambiamento per una città condannata da anni, a vivere nella falsa idea della monocultura dell’acciaio. “Si ai diritti, no ai ricatti”, il motto celebre del grande concertone, che quest’anno però non avrà titoli. Il documento politico di quest’edizione, “Cronaca riscritta di una morte che non ci va giù”, racconta la Taranto che è stata imposta ai tarantini a partire dagli anni ’60, quando “un gruppo di politici pugliesi, d’accordo con quelli romani, si sedette attorno ad un tavolo per decidere le sorti della Puglia”, e in più, racconta la Taranto che i tarantini vorrebbero. E nella Taranto che i tarantini vorrebbero non esiste solo l’acciaio: esiste la cultura, esiste la partecipazione attiva, esiste la riconversione.
“Vogliamo vestire la città con il suo abito più bello” ci racconta Simona Fersini del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, che ogni anno rende il tutto possibile autofinanziandosi. Il concerto del Primo Maggio infatti, non riceve alcun contributo pubblico o alcuno sponsor, l’unico vero sponsor è la cittadinanza con le proprie donazioni libere o mediante l’acquisto di gadget. Anche gli artisti che vi partecipano – e per ora abbiamo solo notizia dei Litfiba – ne prendono parte gratuitamente sposando il documento politico.
Ancora non sono stati resi noti ospiti ed artisti, sia per quanto attiene il convegno, che per quanto riguarda il concerto, ma quest’anno ci sono grosse novità. L’evento avrà inizio a partire dal 24 aprile e si concluderà poi l’1 maggio con il concerto. Durante questa settimana, sarà allestito un cartellone dal titolo “Riconversioni”, che vedrà impegnate tutte le associazioni di promozione sociale che ne prenderanno parte. Inoltre, è stato anche diffuso un bando di concorso rivolto alle scuole secondarie superiori. “Immaginando il domani”, un concorso che prevede di pensare ad un progetto di riconversione per la città di Taranto. Il lavori avranno tutti la massima visibilità sui canali del Comitato, e il migliore sarà premiato durante il concerto. Il tutto ha lo scopo di coinvolgere i giovani – spesso costretti ad abbandonare la città dopo gli studi – a partecipare attivamente alla vita politica, sociale e culturale della città. Nelle prossime conferenze stampa, il Comitato fornirà qualche notizia in più. “Al momento gli artisti stanno valutando il nostro documento politico – spiega ancora Simona Fersini – una volta approvato, con la loro presenza, con il loro contributo, porteranno in giro per l’Italia il messaggio che Taranto può farcela”.
Quest’anno più che mai, si punta al cambiamento, alla riconversione, rendendo i giovani e gli studenti protagonisti del cambiamento, dando voce alle loro idee.
Chissà, magari, un gruppo di giovani, d’accordo con cittadini e associazioni, si siederà attorno ad un tavolo, per decidere le sorti di Taranto.