Ostuni, altri casi di intossicazione da funghi dopo il decesso
Continua l’allarme per l’intossicazione da funghi a Ostuni. Dopo il decesso di un’anziana di 80 anni avvenuto nei giorni scorsi e il ricovero in prognosi riservata della figlia, altre tre persone sono state soccorse nelle ultime 24 ore presso l’ospedale del comune brindisino. Si tratta di una coppia di anziani e di un uomo che hanno accusato sintomi compatibili con l’ingestione di funghi spontanei raccolti autonomamente.
Nuovi ricoveri per sospetta intossicazione da funghi
Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie locali, la coppia avrebbe consumato funghi raccolti nei pressi della propria abitazione, presentando successivamente nausea e disturbi gastrointestinali. Entrambi sono stati trasportati in pronto soccorso, dove sono stati sottoposti a controlli e terapie di supporto.
Le loro condizioni non destano particolare preoccupazione, ma i medici hanno preferito tenerli in osservazione per precauzione. Più complessa la situazione di un terzo paziente, un uomo residente nella stessa zona, che presenta sintomi più gravi e si trova attualmente sotto monitoraggio costante.
Nessun collegamento con il precedente caso mortale
Dalle prime verifiche, non emergono collegamenti diretti tra i nuovi episodi e il tragico caso della donna deceduta all’inizio della settimana. Le indagini in corso, coordinate dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Brindisi, mirano a individuare le specie di funghi responsabili e le eventuali zone a rischio.
Le autorità raccomandano prudenza nella raccolta di funghi spontanei e ricordano l’importanza di rivolgersi sempre agli ispettorati micologici per la verifica della commestibilità dei prodotti.
Prevenzione e sensibilizzazione sul territorio
L’ASL di Brindisi ha intensificato la campagna informativa rivolta ai cittadini, con l’obiettivo di prevenire ulteriori casi di intossicazione da funghi a Ostuni e in tutta la provincia. Gli esperti ribadiscono che anche specie apparentemente innocue possono risultare tossiche se consumate crude o mal cotte.
I servizi di controllo micologico restano attivi su tutto il territorio regionale per assistere gratuitamente i raccoglitori e garantire la sicurezza alimentare.
L’episodio riaccende l’attenzione sulla necessità di una maggiore consapevolezza nella raccolta dei funghi spontanei. Le autorità locali invitano i cittadini alla prudenza e alla collaborazione con i servizi sanitari per evitare nuove emergenze.
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