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Indagati gli agenti che hanno individuato e ucciso Michele Mastropietro

Grande commozione stamane a Ostuni dove, come a Francavilla Fontana, è stato proclamato il lutto cittadino, in occasione dei funerali del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, avvenuta giovedì mattina nella campagne fra Francavilla Fontana e Grottaglie. Moltissime le Autorità presenti, locali e nazionali, a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che hanno portato alla moglie, alle due figlie e agli anziani genitori, ai parenti tutti ma anche al personale dei Carabinieri, che sono l’altra grande famiglia di ogni rappresentante dell’Arma, come è stato ricordato, l’abbraccio e la vicinanza di un intero Paese.

Il gesto eroico del Brigadiere Legrottaglie, che non ha esitato a sacrificare la propria vita per un’apparente normale azione di controllo, resterà indubbiamente nella memoria collettiva, al pari di quello di tutti i rappresentanti delle Forze armate che hanno perduto la vita per combattere le mafie o la criminalità comune, tenuto da chi aveva inteso onorare la propria professione fino all’ultimissima parte del proprio servizio.

Intanto, al fine di consentire agli agenti di Polizia che hanno rintracciato e poi ucciso Michele Mastropietro, responsabile della morte di Carlo Legrottaglie, di nominare i propri legali e i consulenti tecnici in vista dell’autopsia che sarà svolta sulla salma di Mastropietro, essi sono stati raggiunti quest’oggi da un avviso di garanzia per “omicidio colposo” da parte della Procura di Taranto.

Si tratta di un’azione ovviamente inquadrata all’interno del Codice di procedura penale, che parte da un presupposto evidentissimo: anche i poliziotti che hanno rintracciato i due malviventi nei pressi della masseria “Le Monache” hanno messo a serio rischio la propria vita, nel momento in cui hanno ingaggiato un durissimo scontro a fuoco con Mastropietro ed il suo complice, Camillo Giannattasio, il quale oggi è stato interrogato in carcere avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Ne sono testimonianza i tanti colpi sparati, il fatto che Mastropietro, vistosi ormai braccato e peraltro già ferito nello scontro costato lo vita al Brigadiere Legrottaglie, abbia cercato ripetutamente di colpire gli agenti che lo avevano rintracciato. La dinamica dei due eventi mostra inequivocabilmente la determinazione criminosa con la quale egli ha agito nella tragica giornata di giovedì.

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