Rivolta in carcere a Bari: 74 detenuti a processo per i disordini del lockdown

Rivolta in carcere a Bari durante il lockdown del 9 marzo 2020: 74 detenuti sono stati rinviati a giudizio per danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. I fatti si verificarono nella casa circondariale del capoluogo pugliese, in un clima di forte tensione legato all’emergenza sanitaria nazionale.
Rivolta in carcere a Bari: cosa accadde il 9 marzo 2020
Secondo le indagini, nella giornata in cui il governo Conte annunciava il lockdown, scoppiò una violenta rivolta in carcere a Bari, coinvolgendo le sezioni prima e seconda. I detenuti danneggiarono vetri, arredi, serrature dei blindi e impianti di videosorveglianza, provocando disordini per circa tre ore.
La polizia penitenziaria intervenne per contenere la sommossa, riuscendo a ripristinare l’ordine. L’episodio fu aggravato dalla contemporanea tensione sociale legata alle restrizioni pandemiche.
Detenuti a processo per la rivolta in carcere a Bari
I 74 detenuti rinviati a giudizio sono accusati di danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. Tre tra loro rispondono anche di sequestro di persona e violenze verso il personale penitenziario.
Il processo inizierà il 16 dicembre 2025 presso il Tribunale di Bari. La procura ha ricostruito i fatti anche grazie a immagini di videosorveglianza e testimonianze degli agenti. Molti degli imputati furono trasferiti in altre strutture subito dopo l’evento.
Familiari in protesta fuori dal carcere di Bari
Durante la rivolta in carcere a Bari, alcuni familiari dei detenuti manifestarono all’esterno della struttura con striscioni e tamburi, chiedendo la liberazione dei loro cari per l’emergenza sanitaria. La manifestazione si concluse senza incidenti, ma contribuì a rendere più complessa la gestione dell’ordine pubblico.
Processo e implicazioni della rivolta in carcere a Bari
Il procedimento giudiziario rappresenta un momento chiave per valutare la gestione dell’ordine interno negli istituti penitenziari in contesti straordinari. La rivolta in carcere a Bari ha riacceso il dibattito sulle condizioni carcerarie in Italia e sulle necessità di riforma del sistema penitenziario.
Le autorità penitenziarie hanno da allora rafforzato le misure di sicurezza per evitare nuove crisi. Si attendono dichiarazioni delle parti civili e dell’Amministrazione della Giustizia.
Per approfondire:
Cronaca Puglia | Notizie da Bari | Ministero della Giustizia | FAQ Covid – Governo.it