Molestie sessuali a due alunne: condannato un insegnante brindisino

Tre anni di carcere e cinque di interdizione dai pubblici uffici, che per un insegnante significa non poter esercitare la professione.
Questa la pena il Tribunale di Asti ha comminato ad un insegnante di geografia di Brindisi, che si era trasferito per insegnare nella provincia del Piemonte, al termine di un processo che lo vedeva imputato per abusi sessuali su due sue allieve minorenni di un Istituto tecnico superiore per fatti risalenti all’anno scolastico 2023-2024.
All’inizio dell’anno scolastico appena concluso, è accaduto che una delle due alunne, sempre più a disagio per il peso di dover convivere con la sgradevole sensazione di essere stata abusata da una persona di cui avrebbe dovuto fidarsi, ha confidato ad una sua insegnante la scabrosa verità che si portava dentro dall’anno precedente. Questa docente ha quindi ritenuto accompagnare la giovane presso la Polizia pr denunciare i fatti che l’avevano vista, suo malgrado, protagonista.
L’insegnante di geografia, un giovane uomo di non molto superiore ai 30 anni, dopo aver adocchiato evidentemente queste due alunne, aveva pensato di sfruttare il carisma che gli dava la sua posizione, il senso di soggezione che gli alunni hanno naturalmente verso la figura del docente, per approfittare della situazione, iniziando a circuire le due alunne con regali, accomodandole in vari modi le cose nella sua materia e poi passando ad invitarle a casa, alternativamente, le mattine in cui aveva giornata libera a scuola.
In quelle giornate le alunne non si recavano a scuola, e già questo sarebbe, da solo, un elemento grave, visto che la motivazione per la quale non lo facevano risiedeva appunto nelle richieste fatte dal loro insegnante.
Dal momento della denuncia, il docente originario di Brindisi si trovava già agli arresti domiciliari presso la propria abitazione ad Asti, mentre ora dovrà scontare non solo la pena comminatagli ma anche versare un risarcimento danni da quantificare in altra sede alle due sue ex alunne, non avendo in alcun modo potuto difendersi dalle accuse contestategli in sede processuale.