Radiologia Martina Franca D’Ettorre: non partecipa al concorso del 30 maggio


Dopo mesi di battaglie legali e una sentenza sospesa, D’Ettorre rinuncia alla selezione pubblica. Il reparto di Radiologia spera in una svolta vera.
Radiologia Martina Franca D’Ettorre: una storia che ha tenuto in sospeso un intero reparto, tra tribunali e curriculum discussi. Dopo mesi di ricorsi e una sospensiva emessa dalla Corte d’Appello, il medico che aveva vinto il precedente concorso ha scelto di non candidarsi al nuovo, fissato per il 30 maggio 2025. Una scelta che cambia il corso degli eventi.
Dalla nomina giudiziaria alla sospensiva
Il dottor Ernesto D’Ettorre aveva ottenuto una sentenza a suo favore dal Tribunale del Lavoro di Taranto, che gli riconosceva il diritto a ricoprire l’incarico di primario della Radiologia di Martina Franca. Ma la Corte d’Appello di Lecce, il 14 maggio, ha sospeso tutto, evidenziando dubbi sulla legittimità dei titoli presentati e rinviando al 2026 una decisione definitiva.
Nel mezzo, il reparto resta senza una direzione stabile. A guidarlo, con spirito di servizio, era stato temporaneamente il dottor Antonio Modoni, che ha anche presentato ricorso contro la nomina di D’Ettorre, contestandone requisiti e punteggi.
La ritirata elegante (o strategica?)
D’Ettorre, dopo aver rivendicato pubblicamente la sua esperienza e il proprio diritto al ruolo, ha scelto ora di non presentare la candidatura per il concorso del 30 maggio. Nessuna comunicazione ufficiale, ma la sua assenza pesa. Pesa anche su chi, in questi mesi, ha sostenuto la sua causa senza mai chiedere chiarimenti veri sulla sua esperienza in risonanza magnetica.
La decisione di non partecipare può essere letta in due modi: una ritirata strategica in attesa dell’udienza del 2026, oppure il riconoscimento implicito che senza protezioni esterne, il confronto aperto non regge.
La Radiologia di Martina Franca attende risposte
Con l’uscita di scena di D’Ettorre, il concorso potrà (forse) tornare a essere ciò che dovrebbe: una selezione trasparente e basata sul merito. Dopo un lungo periodo di incertezza e assenza di direzione strutturale, l’ospedale e i cittadini attendono una nomina definitiva e competente.
Tra i candidati attesi, si fa ancora il nome di Modoni, questa volta supportato da un curriculum completo, ore effettive sul campo e gestione documentata del reparto. E questa volta, senza dover passare dai tribunali.
Il nodo della risonanza magnetica
Il punto contestato da sempre era chiaro: il bando chiedeva esperienza “specifica e documentata” in risonanza magnetica. D’Ettorre ha dichiarato di possederla, ma secondo i documenti e il ricorso dell’ASL stessa, tale esperienza non risulterebbe adeguatamente comprovata. La Corte d’Appello ha ritenuto fondata la questione, sospendendo la nomina per vizi di merito.
Un passaggio chiave, che mette al centro il valore reale delle competenze, rispetto a titoli sulla carta o dichiarazioni poco verificabili.
Il 30 maggio: la svolta?
Il nuovo concorso sarà una prova di maturità per l’ASL di Taranto e per tutto il sistema di reclutamento della sanità pugliese. Si spera che a prevalere non siano più manovre laterali, pressioni o scambi di favore, ma competenza autentica, verificata e operativa.
Perché il primario di Radiologia non è un incarico simbolico: è guida clinica, riferimento tecnologico e responsabile di scelte che possono fare la differenza tra una diagnosi salvavita e un errore medico. Serve qualcuno che sappia cosa significa “refertare” davvero.
Basta risonanze giudiziarie
La Radiologia di Martina Franca ha bisogno di immagini nitide, non di carte opache. Il 30 maggio è l’occasione per scegliere con criterio, trasparenza e competenza. Senza trucchi. Senza scorciatoie. Perché la medicina non è una guerra di carte, ma un lavoro di precisione. E questa volta, il paziente da curare è il sistema stesso.