Dal prossimo 2 aprile l’ospedale di Monopoli accoglierà anche pazienti del nord brindisino

Una riunione regionale del Dipartimento Sanità, alla presenza dei vertici delle ASL di Bari e Brindisi, seguita un’ispezione sul campo, ha messo a punto un percorso preferenziale volto a dirottare, dal prossimo 2 aprile, tutte le volte che sarà tecnicamente possibile, i pazienti provenienti da Fasano e Cisternino verso l’ospedale “San Giacomo” di Monopoli.
Un passo propedeutico a realizzare una riorganizzazione interprovinciale dell’assistenza sanitaria fra le due province che, per volontà della Regione, diventerà imperativa quando entrerà in funzione il nuovo ospedale che sorgerà esattamente fra Fasano e Monopoli.
La novità è stata annunciata dall’assessore al Bilancio Fabiano Amati in un comunicato stampa: “Si tratterà – si legge – in generale, della centralizzazione delle chiamate al 118 dei pazienti di Fasano e Cisternino, per esigenze di cure relative a unità operative già attive all’ospedale di Monopoli; per gli altri pazienti, quelli cioè bisognosi di cure non erogabili dalle unità operative attualmente in funzione, la centralizzazione continuerà ad avvenire presso l’ospedale Perrino di Brindisi.
La nuova attività interprovinciale del servizio d’emergenza non tiene conto dei confini provinciali e valorizza solo la tempestività e l’idoneità della cura nella scelta del presidio ospedaliero di destinazione, così come prevedono le norme e la programmazione regionale e così come dovrebbe avvenire ovunque”.
Quello che la Regione vorrebbe ottenere è quindi un efficientamento nella riorganizzazione della rete ospedaliera, che prescinda dai confini provinciali ed anche, dal numero dei posti letto. Basti pensare che i Comuni della provincia di Brindisi individuati nel bacino di utenza del nuovo ospedale, Fasano, Cisternino, Ceglie Messapica e Ostuni avevano tutti un ospedale, e di essi è rimasto solo quello ostunese.
E proprio attorno al presidio della Città Bianca che sorgono angosciati interrogativi da parte degli amministratori locali ed anche dei consiglieri regionali eletti nella provincia di Brindisi: la paura, forte, è infatti che con l’apertura della nuova struttura quella ostunese possa essere ulteriormente svuotata di servizi e risorse, determinandone la definitiva asfissia.
Che è niente di più, niente di meno, rispetto a quanto è avvenuto negli altri ospedali dismessi, ed è anche un esempio della famosa allegoria della “rana bollita”, elaborata dal linguista Noam Chomsky. Cercatela, sperando vivamente di sbagliarci.