“Continuità territoriale” per l’aeroporto del Salento: si è riunito il Tavolo tecnico

Un territorio molto vasto, quello che comprende buona parte della provincia di Brindisi, tutta quella di Lecce ma anche parte del tarantino, marginalizzato dalla scelte finora prese dalla società Aeroporti di Puglia, chiede alla Regione che l’Aeroporto del Salento, quello di Brindisi quindi, goda degli stessi diritti di quello di Bari.
Questo, in estrema sintesi, il contenuto del Tavolo tecnico tenutosi a Brindisi, organizzato dai parlamentari di Forza Italia Mauro D’Attis e Andrea Caroppo e già proponenti in Parlmento di un emendamento approvato nel corso dell’ultima Legge Finanziaria, in base al quale il Governo si è impegnato a garantire “continuità territoriale” per l’aeroporto più a sud della Regione.
Questo significa garantire più voli di quelli attualmente a disposizione, anche con le città europee ed extra -europee e in orari che siano abbordabili anche per chi debba recarsi a Brindisi partendo dal Capo di Leuca. Molti sono stati nell’ultimo anno infatti le critiche mosse alla società che gestisce gli aeroporti pugliesi, ma anche alla Regione Puglia chiaramente, le quali non si sarebbero impegnae per ottenere dalle compagnie aeree un piano voli all’altezza per quantità, comodità degli orari e accessibilità dei prezzi anche fuori dalla stagione estiva, quando l’offerta è maggiore per un calcolo legato ai flussi turistici.
Al Tavolo, oltre ai due parlamentari, hanno preso parte due assessori regionali, quello ai Trasporti, Debora Cilento, e quello allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, i quali hanno garantito che la Regione è pronta a organizzare una Conferenza dei servizi sul tema, i sindaci dei due Comuni capoluogo, Giuseppe Marchionna e Adriana Poli Bortone, altri parlamentari salentini come Antonio Gabellone per Forza Italia e Patty L’Abate e Salvatore Trevisi per i 5 Stelle, il Presidente della Provincia di Brindisi Tony Matarrelli.
Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale di centrodestra de “La Puglia Domani” Paolo Pagliaro: “Continuità territoriale vuol dire tariffe agevolate e dunque prezzi più bassi per i voli da e per l’Aeroporto del Salento, oggi molto più alti rispetto a Bari. L’ho stigmatizzato più volte, dati alla mano: il raffronto Bari-Brindisi è schiacciante, non solo per numero ma anche per costo e accessibilità dei voli. Ieri, ad esempio, 41 partenze da Bari, di cui 19 per destinazioni estere, e solo 20 partenze da Brindisi, di cui nessuna per mete internazionali. Ed anche in piena estate, come il 21 agosto scorso, da Bari partivano 39 voli, di cui ben 21 per destinazioni estere, mentre da Brindisi decollavano solo 16 voli, di cui soltanto due per mete extra nazionali.
Numeri che dimostrano in maniera lampante la disparità fra gli aeroporti di Bari e del Salento, dovuta alle politiche Bari-centriche della società Aeroporti di Puglia di cui la Regione possiede il 99,6% delle quote e che dovrebbe gestire in maniera equa gli scali regionali. Ma, evidentemente, così non è. Ecco perché, a gennaio scorso, ho riproposto il mio progetto del 2014 di una gestione autonoma dello scalo salentino attraverso una nuova società AdS, Aeroporti del Salento. Eravamo e siamo convinti sempre di più che l’autogoverno sia la sola strada possibile per dare al territorio salentino la giusta attenzione, attraverso politiche mirate allo sviluppo e alla crescita delle province di Lecce, Brindisi e Taranto che ne mettano a frutto tutte le potenzialità affrancandole dalla sudditanza rispetto a Bari nella gestione dei servizi aeroportuali”.