Bari, la comunità armena al Di Venere per un gesto di solidarietà

Giornata di solidarietà all’ospedale Di Venere di Bari, dove trenta membri della comunità armena hanno partecipato a una donazione di sangue organizzata dal Consolato Onorario della Repubblica d’Armenia in collaborazione con la ASL Bari. L’iniziativa, dal titolo “Uniti dalla gratitudine: un abbraccio lungo un secolo”, si è svolta in occasione del Giorno della Memoria ed è stata sostenuta dalla Regione Puglia.
Un gesto simbolico, ma anche concreto, per ringraziare il territorio pugliese che all’inizio del secolo scorso accolse gli armeni in fuga dalle persecuzioni ottomane. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha sottolineato come questa iniziativa rafforzi lo spirito di reciprocità e integrazione, riconoscendo il valore del contributo dato da questa comunità.
I volontari, tra cui funzionari dell’Ambasciata armena e il Console Onorario Dario Rupen Timurian, sono stati accolti dal direttore generale facente funzioni della ASL, Luigi Fruscio. “La donazione è un atto essenziale, soprattutto in un momento storico di crescente richiesta di sangue”, ha dichiarato Fruscio. Timurian, dal canto suo, ha evidenziato come questa azione nasca da un forte senso di dovere morale verso la terra che ospita la comunità armena.
Gli armeni arrivarono a Bari nel 1919 e trovarono rifugio presso il lanificio dell’ingegner Lorenzo Valerio. Qui iniziarono a produrre tappeti orientali di pregio, venduti a personaggi illustri come Benedetto Croce, Papa Pio XI e la Casa Reale italiana. Oggi, la comunità armena di Bari è tra le più integrate d’Italia, mantenendo vive le tradizioni del passato.
L’evento è stato organizzato con il supporto del Dipartimento Medicina di Laboratorio e Trasfusionale, guidato da Edmondo Adorisio, e del Centro donazioni sangue del Di Venere, coordinato da Domenico Visceglie. Un esempio di come la solidarietà possa essere un ponte tra culture e generazioni.