Lavori di ripristino del manto stradale di pessima qualità: il Comune di Taranto emette una sospensiva

A seguito di un’azione di verifica richiesta direttamente dall’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Taranto, Cosimo Ciracì in merito allo stato delle strade cittadine interessate nell’ultimo periodo da lavori di manutenzione della rete elettrica urbana, e perciò oggetto di scavo e ripristino del manto stradale da parte dell’azienda che lavora per Enel, lo stesso Ciracì ed il dirigente dell’Ufficio Lavori Pubblici e Infrastrutture, dott.ssa Ermina Irianni, hanno firmato un provvedimento con cui si dispone l’immediata sospensione del rilascio di nuove autorizzazioni ad avviare attività comportanti la manomissione del suolo pubblico.
Per venerdì 19 luglio è stato quindi convocato un tavolo tecnico nel quale discutere, con Enel Distribuzione spa, le ragioni per le quali i lavori di ripristino del manto stradale non soddisfino i requisiti posti in essere dalla Direzione Lavori Pubblici in applicazione del Regolamento Comunale per la Manomissione del Suolo Pubblico, nonché un eventuale blocco delle autorizzazioni per proseguire anche i lavori attualmente in corso, qualora l’esito dell’incontro non porti ad un chiarimento della situazione.
“Le ditte esecutrici dei lavori -ha dichiarato l’assessore Ciraci- hanno da onorare impegni precisi con questa città, ma al momento non sembra che ciò avvenga. Dopo aver constatato personalmente che nelle vie oggetto degli interventi il ripristino del manto stradale è stato eseguito in maniera insoddisfacente, siamo pronti ad adottare le iniziative più opportune che salvaguardino tutti coloro che percorrono le nostre strade.”
Quello dei lavori stradali riguardanti opere di allaccio o manutenzione dei servizi urbani, siano essi energia elettrica, metano, acqua o fognatura, che portano ad intervenire pesantemente sul manto stradale urbano o extraurbano, è davvero una questione annosa e che purtroppo presenta un quadro che si ripresenta tale e quale, con tutte le sue problematiche, in tutte i Comuni o le amministrazioni provinciali coinvolte.
Accade infatti, anzi è assolutamente la norma, che i lavori di ripristino del manto stradale presentino poi notevoli dislivelli nei punti in cui si è intervenuto rispetto al resto della carreggiata, scalini o al contrario avvallamenti, per non parlare di vere e proprie voragini, che si formano puntualmente quando, ad esempio, l’azienda appaltatrice si limita a riempire con un po’ di catrame, quasi buttato a caso, i punti interessati dai lavori. Alle prime piogge, quei lavori rabberciati chiedono il conto di tutta l’approssimazione con la quale sono stati condotti, mettendo seriamente a rischio la sicurezza stradale e l’incolumità dei ciclisti.
Ironicamente, i soli che ricavano un guadagno dalla suddetta situazione sono i…carrozzieri.
E attenzione, perché capita molto spesso che tali lavori vengano svolti anche su strade rifatte da poco tempo, e in questi casi al danno si unisce pure la beffa del vedere nuovamente disastrate vie che magari avevano atteso per anni una sistemazione adeguata. In questi casi, a mancare totalmente è un’adeguata programmazione degli interventi. Tutte le amministrazioni, bene sta facendo quindi quella tarantina, dovrebbero chiedere tassativamente un perfetto ripristino delle strade coinvolti in lavori di scavo, con interventi che vedano la stesura del nuovo asfalto coprire uniformemente, e interamente, la corsia coinvolta.