La chiusura della Casina Municipale: Intervista al gestore Elio Schiavone

Selva di Fasano, 15 luglio 2024 – La Casina Municipale della Selva di Fasano, simbolo di rinascita culturale e artistica, si trova nuovamente in una situazione di stallo.
Elio Schiavone, ingegnere e gestore della struttura, condivide con noi la sua delusione e preoccupazione per un provvedimento del Comune di Fasano che ha portato alla chiusura della Casina.

Il Rilancio e la revoca
Ingegnere Schiavone, la chiusura della Casina Municipale ha suscitato molte reazioni. Può raccontarci come siete arrivati a questo punto?
Elio Schiavone: “La Casina Municipale era tornata a nuova vita grazie agli sforzi della nostra società.
Avevamo trasformato un immobile colabrodo, con impianti fuori norma e nessuna autorizzazione, in un centro culturale vivo e pulsante.
Tutto procedeva meglio delle aspettative, nonostante le difficoltà e il COVID.
Tuttavia, il Comune di Fasano ha deciso di revocare l’appalto, senza motivazioni urgenti o di interesse pubblico. Questo provvedimento è stato un duro colpo per noi e per tutta la comunità.”
La Visione di un futuro culturale
Cosa significava per lei e per la comunità la gestione della Casina Municipale?

Elio Schiavone: “La Casina Municipale era diventata un punto di riferimento culturale.
Abbiamo offerto una programmazione che includeva musica, teatro, ballo e tanti altri eventi, rendendola un luogo di incontro per tutti. Il nostro sogno era far diventare la Casina un centro culturale internazionale, libero da ogni condizionamento politico o economico.
Ogni estate, decine di migliaia di persone da tutta la Puglia e oltre si riunivano qui, creando una vera e propria comunità.”
Gli Ostacoli incontrati
Quali sono stati i principali ostacoli che avete incontrato lungo il percorso?
Elio Schiavone: “Oltre alla pandemia, abbiamo affrontato problemi burocratici e amministrativi. Il Comune ci ha lasciati soli davanti a situazioni delicate e, ad un certo punto, sono iniziati strani episodi.
Quando abbiamo comunicato alla P.A. che avremmo iniziato i lavori al piano seminterrato, un soggetto ha reclamato la proprietà del seminterrato, bloccando i lavori con un giudizio in Tribunale.
Il Comune di Fasano non si è neanche costituito in giudizio, lasciandoci soli a combattere questa battaglia legale.”
Il Futuro della Casina Municipale

Qual è la sua visione per il futuro della Casina Municipale?
Elio Schiavone: “Siamo determinati a continuare la nostra missione. Non accetteremo di gestire la Casina se dobbiamo avere protettori o scegliere artisti in base alla loro appartenenza a scuderie imposte. Vogliamo una Casina libera da condizionamenti, un centro culturale internazionale. Anche se la P.A. sembra ostile, non ci arrenderemo. Continueremo a llottare per riaprire la Casina e condividere con voi altre estati indimenticabili.”

La chiusura della Casina Municipale della Selva di Fasano è un episodio emblematico di come interessi e burocrazia possano ostacolare lo sviluppo culturale e sociale di un territorio.
Resta da vedere se la situazione verrà risolta e se era necessario soprassedere per questa stagione ormai al termine, affrontando seriamente la vicenda nel prossimo autunno o dopo le elezioni comunali del prossimo anno.
La responsabilità della futura amministrazione comunale di Fasano sarà cruciale per il futuro di questo luogo storico.
Ma qui entriamo nel labirinto incomprensibile della politica.