Frode da 15 milioni: 14 arresti nel Foggiano per traffico illecito di oli lubrificanti
La Guardia di Finanza ha fatto cadere una frode da 15 milioni come un castello di carte.
Frode da 15 milioni è la frase chiave di questa epica operazione che ha portato all’arresto di 14 persone. Coordinati dai Comandi Provinciali di Matera e Torino, i militari della GdF sono entrati in azione su un mandato del GIP di Torino, su richiesta della Procura Europea, svelando un’associazione a delinquere dedita all’evasione fiscale.
Una rete criminale Internazionale
La frode era più intricata di una matassa: i responsabili gestivano il commercio illecito di oli lubrificanti attraverso una rete di società fantasma sparse tra l’Italia e l’Europa. Le province coinvolte? Matera, Torino, Foggia, Bari e altre cinque regioni. A completare il quadro, la ramificazione della rete criminale attraversava anche Estonia, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Slovenia, Slovacchia e Belgio.
Frode Iva e autoriciclaggio
Gli arrestati avevano messo in atto sofisticate strategie per evadere l’Iva e sottrarsi all’imposta sui consumi. Utilizzavano società “cartiere” come paravento per accumulare profitti illeciti e svicolare dai tributi. L’introduzione e la commercializzazione degli oli lubrificanti avvenivano in nero, con pagamenti non tracciabili e documenti falsificati. L’intera struttura serviva a creare un meccanismo di evasione fiscale perfetto, coinvolgendo anche compiacenti tipografie che producevano etichette contraffatte.
Sequestri per milioni di euro
La frode da 15 milioni ha visto sequestri preventivi di importi corrispondenti ai profitti dell’evasione fiscale e dei proventi illeciti, per un totale di oltre 15 milioni di euro. Un’azienda di Matera, uno dei principali centri di distribuzione, è stata sorpresa a commercializzare in nero oli lubrificanti per un valore di oltre 52 milioni.
L’operazione della Guardia di Finanza ha evidenziato ancora una volta quanto sia importante una stretta collaborazione tra gli organi investigativi nazionali ed europei. La rete criminale era sofisticata, ma non abbastanza per sfuggire alle forze dell’ordine. Una frode da 15 milioni smascherata con precisione chirurgica.