Scandalo sanitario a Taranto: sospesi medico e farmacista
In un’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni (Nas) di Taranto, è stata eseguita un’azione giudiziaria che ha portato alla sospensione temporanea delle attività professionali di due figure centrali nel settore sanitario della provincia di Taranto: un farmacista e un medico di base, entrambi accusati di aver orchestrato una frode ai danni del sistema sanitario locale. L’accusa rivolta a loro è quella di aver messo in atto una truffa aggravata mediante l’emissione di false prescrizioni mediche.
L’inchiesta, scaturita dal ritrovamento di medicinali senza il necessario bollino di certificazione presso la farmacia indagata, ha evidenziato un meccanismo fraudolento mirato ad ottenere indebitamente rimborsi dall’Azienda Sanitaria Locale (Asl) di Taranto. Si parla di un danno economico quantificato inizialmente in 1.111 euro, cifra che rappresenterebbe solo una parte del guadagno illecito derivante da questa attività criminale.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il medico avrebbe redatto prescrizioni mediche non legittime a favore della farmacista, la quale a sua volta non avrebbe mai consegnato i medicinali ai pazienti, trattenendoli invece per sé. Quest’azione fraudolenta avrebbe permesso di richiedere e ottenere rimborsi non dovuti dall’Asl per farmaci mai effettivamente dispensati agli aventi diritto.
L’intervento della giustizia ha portato non solo all’applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei due professionisti ma anche alla temporanea chiusura dell’esercizio farmaceutico coinvolto, sottolineando la serietà delle accuse e la determinazione delle autorità nel perseguire tali forme di illecito. Questo caso getta un’ombra sul rapporto di fiducia tra i cittadini e alcune figure professionali del settore sanitario, sottolineando l’importanza di un controllo costante e accurato delle procedure di erogazione e rimborso dei farmaci.