TARANTO | Coca, marijuana e hashish per soddisfare tutti i gusti: 13 condanne in appello per 50 anni di carcere.
La Corte d’appello ha emesso il secondo grado di giudizio del processo nato dall’inchiesta antidroga denominata “The Transporter”, con il risultato di pene ridotte e condanne confermate per tredici imputati coinvolti nella rete di traffico di cocaina, hashish e marijuana con epicentro a Massafra e diramazioni a Statte, Palagiano e Palagianello.
Ecco nel dettaglio le pene rideterminate dai giudici: Cosimo Caldaralo, 53 anni di Massafra, dovrà scontare due anni e dieci mesi di reclusione; Cristian Gatti, 29 anni di Massafra, è stato condannato a 6 anni e 8 mesi; Giuseppe Imparato, 43 anni di Statte, a 3 anni e 6 mesi; Mario Infante, 37 anni di Mottola, a 3 anni e 7 mesi; Tito Meli, 25 anni di Massafra, a 4 anni e 10 mesi; Battista Pellegrini, 44 anni di Taranto, a 2 anni e 4 mesi; Francesco Presta, 27 anni di Taranto, a 1 anno e 6 mesi; Gianfranco Recchia, 28 anni di Massafra, a 2 anni e 2 mesi; Francesco Scarnera, 28 anni di Taranto, a 2 anni e 2 mesi; Cataldo Sebastio, 45 anni di Taranto, a 4 anni e 6 mesi; Vito Silvestri, 53 anni di Taranto, a 2 anni e 4 mesi; e infine, Marco Vinci, 23 anni di Mottola, a 4 anni e 10 mesi. Francesco Martucci, 35 anni di Massafra, ha visto confermata la pena di 2 anni di reclusione.
L’indagine sulla presunta rete di spaccio di stupefacenti è stata avviata due anni fa con il blitz dei carabinieri della compagnia di Massafra, guidati dal capitano Quintino Russo. In seguito alle indagini, sedici ordinanze di custodia cautelare furono eseguite, tredici in carcere e tre ai domiciliari, su disposizione del gip Giovanni Caroli su richiesta della procura. Inoltre, furono effettuate numerose perquisizioni.
Il processo ha riguardato un gruppo di giovani accusati di gestire lo spaccio nelle piazze delle città dell’area occidentale, avvalendosi dei rifornimenti di stupefacenti garantiti dai contatti con la criminalità organizzata tarantina. Solo un imputato, Angelo Carpignano, 31 anni di Mottola, ha scelto il rito ordinario e ha ricevuto il verdetto di primo grado l’altro giorno in Tribunale. Il giudice Lotito, presiedendo il collegio, gli ha inflitto una pena di due anni di reclusione.
Complessivamente, tenendo conto delle pene ridotte e delle condanne confermate, la pena complessiva dei condannati nel processo “The Transporter” ammonta a 49 anni e 9 mesi di reclusione.