I Sigilli della Biodiversità: i prodotti rari e preziosi che Campagna Amica ha salvato dall’estinzione in Puglia
I Sigilli della Biodiversità: i prodotti rari e preziosi che Campagna Amica ha salvato dall’estinzione in Puglia. Un’impresa mai realizzata in Italia: i Sigilli della biodiversità. Questi prodotti rari, censiti dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica, possiedono caratteristiche preziose che il mondo contadino ha sapientemente custodito contro l’omologazione e la banalizzazione.
In testa alla classifica dei prodotti salvati dall’estinzione ci sono ortaggi, legumi e cereali (44% del totale), seguiti da salumi e formaggi ottenuti da 55 razze tutelate (30%), frutta (16%), olio extravergine d’oliva e vino (7%) e miele (3%).In Puglia, i Sigilli della Biodiversità includono l’azzeruolo, un piccolo frutto gustoso ma poco conosciuto, chiamato anche “lazzeruolo”, “azzarruolo” o “azzaruolo”.
C’è anche la capa di morte, conosciuta come “chepe de murte” o “Grucciolo”, un cavolo rapa caratterizzato dalla parte inferiore che somiglia ad una grossa rapa. Il mugnolo, considerato il cavolo povero dei contadini e progenitore del broccolo, oggi è in pericolo di scomparire.
La sporchia è una pianta parassita delle fave che si alimenta della clorifilla di quest’ultima.
È dolce con un retrogusto leggermente amaro e i contadini l’hanno trasformata in cibo prelibato dopo averla riscoperta. Infine, lo sponzale appartiene alla stessa famiglia delle cipolle ed è costituito da piccoli bulbi con un fusto verde commestibile.