DOP e IGP: due sigle – due qualità diverse
DOP e IGP: due sigle – due qualità diverse. La differenza tra i prodotti DOP e IGP sta nel grado di legame con il territorio di origine.
I prodotti DOP richiedono un forte legame con il territorio di origine, IGP no.
Per i primi, infatti, è necessario che tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione alla trasformazione fino al confezionamento, si svolgano nell’area geografica definita dal disciplinare.
I prodotti DOP devono essere prodotti, trasformati e confezionati nell’area del disciplinare, IGP no.
Per i secondi, invece, non ci sono le stesse restrizioni: non è obbligatorio che i prodotti agricoli usati per la produzione provengano dal territorio a cui la IGP si riferisce.
I prodotti IGP garantiscono solo una qualità legata alla tradizione o alla reputazione, non all’origine
Questo significa che la IGP garantisce solo una qualità legata alla tradizione o alla reputazione di un prodotto, ma non alla sua origine – spiega Coldiretti Puglia.
DOP e IGP: due sigle – due qualità diverse
Come ogni anno fumata nera per il prezzo del pomodoro per il Centro -Sud, un grave ritardo che non consente una corretta programmazione delle scelte colturali, con le imprese agricole costrette ad affrontare rincari vertiginosi per tutte le operazioni colturali e con la preoccupazione di una difficile gestione delle risorse idriche, tra siccità e alluvioni.
D.O.P. e I.G.P. sono marchi europei che identificano – spiega Coldiretti Puglia – prodotti che possiedono caratteristiche peculiari, legate da origini storiche al determinato territorio indicato nella denominazione, e dalla accurata e precisa applicazione di un disciplinare di produzione.
Di scelta del Ministero delle Politiche Agricole l’area delimitata e la nomenclatura, basate su comprovata ricostruzione storica che i consorzi di valorizzazione devono documentare.
Per i prodotti DOP è previsto che tutto il processo produttivo avvenga nell’area delimitata dal disciplinare di produzione, trasformazione e confezionamento inclusi, mentre per le produzioni IGP, invece, non esistono gli stessi vincoli – conclude Coldiretti Puglia – in particolare nessun obbligo di utilizzare i prodotti agricoli del territorio al quale la IGP si ispira.