Bitonto,maxi-sequestro della Guardia di finanza
Legno di pellet venduto senza le opportune certificazioni e potenzialmente nocivo.
La Guardia di finanza di Bitonto ha sequestrato sedici tonnellate di combustibile a una società che vendeva i prodotti senza le istruzioni previste dal Codice del consumo riguardanti l’eventuale presenza di sostanze nocive, ai materiali impiegati e alle precauzioni.
“L’assenza di queste informazioni impedisce l’effettivo riscontro della qualità del prodotto e rappresenta un potenziale pericolo per il consumatore”, spiegano i finanzieri.
“Il pellet non certificato potrebbe essere composto da residui di legno da uso industriale, trattato con vernici e colle la cui combustione potrebbe provocare gravi intossicazioni”.
Il legno in pellet è un combustibile ricavato dal legno vergine, talvolta partendo da scarti di lavorazione (quali piallatura, segatura, schegge, ritagli) altre volte dal tronco intero.
Può essere definito come “biocombustibile addensato, generalmente in forma cilindrica, di lunghezza casuale tipicamente tra 5 mm e 30 mm, e con estremità interrotte, prodotto da biomassa polverizzata con o senza additivi di pressatura”.
La norma UNI EN 17225-2 determina le specifiche e la classificazione del pellet di legno per uso industriale e non.
Si riferisce solo al pellet di legno ottenuto da bosco, piantagione e altro legno vergine, prodotti e residui dell’industria di lavorazione del legno e legno da recupero.
Non è incluso il legno derivante da demolizioni di edifici o di impianti di ingegneria civile, né quello trattato termicamente mediante il sistema della torrefazione