GIOCHI DEL MEDITERRANEO 2026: “SERVE UN COMMISSARIO STRAORDINARIO”
Intervista al consigliere regionale e comunale di Forza Italia Massimiliano Di Cuia sul caso “Giochi del Mediterraneo 2026” a cura di Claudio Leone
Il direttore generale di Asset Puglia Elio Sannicandro, durante la riunione della commissione bilancio del Consiglio Regionale, ha espresso preoccupazione per i ritardi nella realizzazione di importanti opere che dovrebbero ospitare le competizioni a Taranto per i Giochi del Mediterraneo 2026, lei era presente, com’è andata?
Il direttore Elio Sannicandro ha condiviso con i consiglieri tarantini la preoccupazione per i ritardi nella realizzazione di queste opere, in particolare per due impianti che saranno i più caratterizzanti della progettazione dei Giochi, ovvero il nuovo stadio e la piscina olimpionica in località Torre D’ayala. I ritardi sono oggettivi e innegabili.
Perciò stadio e piscina olimpionica saranno i due impianti più importanti che i Giochi del Mediterraneo 2026 lasceranno in eredità alla città, ma a che punto siamo?
Per entrambe le opere si sono accumulati dei ritardi importanti, che diventano molto preoccupanti per la piscina olimpionica. Infatti per quest’ultima ancora deve essere espletata la gara per assegnare la progettazione del nuovo impianto, poi dovranno essere affidati i lavori di realizzazione e dovranno essere svolte le numerose pratiche burocratiche. Con la speranza che non ci siano ricorsi o ritardi dei cantieri, il percorso verso la fine dei lavori entro tre anni sembra molto tortuoso e in salita.
Se gli impianti non dovessero essere realizzati in tempo cosa succederebbe?
Qualora non dovessimo essere pronti ad ospitare le manifestazioni del nuoto e del calcio, probabilmente ci sarà la scelta obbligata di dirottare le manifestazioni verso altre città, con il rischio che siano spostati anche i fondi per la realizzazione degli impianti di Taranto a favore del restyling di strutture già esistenti in altre città.
L’ingegner Sannicandro parla anche di ritardi nei finanziamenti, che secondo il masterplan dei Giochi del Mediterraneo 2026 dovevano essere sia statali che regionali e comunali. Chi è in ritardo?
Il masterplan stabiliva la quota di 120 milioni di euro di finanziamento statale e 142 milioni di euro di finanziamenti regionali e comunali. Ad oggi, come dichiarato dallo stesso Sannicandro, lo Stato ha più che ottemperato al suo finanziamento stanziando 150 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024, a mancare sono i fondi promessi nel masterplan de Regione Puglia e comuni.
Visti i ritardi, ritiene che il commissariamento dei Giochi del Mediterraneo 2026, come avvenuto per Milano-Cortina 2026 e il Giubileo a Roma, sia una possibile soluzione?
Si, il commissariamento dei Giochi è una possibile soluzione, al netto di verificare i poteri di un eventuale commissario. Ma non esiste un commissario capace di realizzare queste opere senza la necessaria dotazione finanziaria, perciò il mio impegno di consigliere regionale sarà perché la Regione Puglia stanzi i fondi promessi nel masterplan e di cui ancora non c’è traccia.