Clausola sociale Enel Energia Taranto, UILCOM: “No a riduzione dell’orario di lavoro. Si rispettino gli accordi!”
Fumata nera al primo incontro avvenuto nella giornata del 23 novembre con Network Contacts sull’applicazione della “clausola sociale” per i lavoratori della commessa ENEL.
In apertura di incontro le dichiarazioni della società subentrante Network Contacts hanno reso complicato il confronto in quanto l’azienda pur dichiarandosi disponibile ad assorbire i 423 lavoratori di System House e 41 lavoratori di Covisian, allocati su Taranto, ha manifestato la volontà di incidere sui profili orari riducendo il numero delle ore dei lavoratori (riduzione del part -time).
Le Segreterie Nazionali Regionali e Territoriali di Slc CGIL, Fistel CISL, Uilcom UIL e UGL Telecomunicazioni, hanno respinto al mittente tali dichiarazioni, che di fatto realizzavano una contrazione della retribuzione dei lavoratori in presenza di applicazione della clausola sociale.
«Ho ritenuto sin dai primi istanti – afferma il Segretario regionale UILCOM-UIL Taranto Alfredo Neglia – che le affermazioni provenienti da Network Contacts, negli incontri odierni, fossero talmente inaccettabili da richiedere la sospensione immediata della riunione».
E poi: «Ogni possibile dialogo sul tema con la nuova assegnataria non potrà che partire dalla conferma di un passaggio che tenga in considerazione l’intero perimetro occupazionale e gli stessi profili orari attualmente presenti. Quanto accaduto oggi durante l’incontro, viste le prospettive rappresentate, ha indotto i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali a coinvolgere direttamente la committente Enel Energia».
La coordinatrice UILCOM-UIL Covisian Patrizia D’Arcangelo, in linea con la Segreteria regionale UILCOM Puglia ribadisce che «il prossimo incontro debba necessariamente partite dall’applicazione e sottoscrizione di accordi in linea con quelli sottoscritti nelle precedenti intese di clausola sociale sul territorio ionico».
«La UILCOM persegue – conclude Neglia – condizioni di garanzia per i lavoratori e di non concorrenza tra le aziende e, per questa ragione, non può consentire che si calpestino le regole del mercato, nell’interesse esclusivo di tutte le Parti in campo!»