La Madonna con lo scolapasta che le versa gli spaghetti in testa ed il bambino con la tovaglietta pronto a servire a tavola. E’ così che si offendono Taranto ed i Cattolici
Uno scolapasta con il quale si versano degli spaghetti in testa alla Madonna con in braccio il fanciullo che regge la tovaglietta. Un fotomontaggio sul quadro “Madonna con Bambino” del pittore viterbese Bartolomeo Cavarozzi, detto Bartolomeo de’ Crescenzi, provoca sdegno e disgusto, ma forse è quello che volevano gli organizzatori.

“Madonna con Bambino” del pittore viterbese Bartolomeo Cavarozzi, detto Bartolomeo de’ Crescenzi,
E’ la pubblicità di un evento che si svolge a Taranto per una cena “iconica” e di “cozza tarantina”.
Dare ulteriori dettagli servirebbe a fare il gioco degli organizzatori e di chi lo ha sponsorizzato, confidando nel buon senso delle istituzioni che potrebbero aver deciso di patrocinarlo.
Cosa centra la Madonna con il bambino con le cozze tarantine e la “cena iconica”? Boh, è difficile capirlo anche per chi come me da 40anni si occupa di comunicazione e marketing.
Undici cuochi provenienti da “tutto il mondo (??!!) vorrebbero interpretare le materie prime che scopriranno in Puglia, sempre che, prima di partire, abbiano fatto un corso sulle peculiarità che la nostra terra offre. “Una cena unica, iconica, irripetibile” dicono gli organizzatori. Non è dato sapere da dove arrivino i cuochi, forse dall’Asia, dalla Cina, dall’Africa o in altri Paesi dove la religione cattolica viene bandita e suore e missionari spesso banditi ed assassinati. Dai profili dei cuochi partecipanti si possono definire le etnie. Forse invitare qualche concorrente di Master Chef avrebbe attirato di più.
Viene subito in mente la strage a Parigi nella redazione di Charlie Hebdo da parte di terroristi islamici a causa di vignette dissacranti al limite della tolleranza religiosa.

Alcune delle vignente per gl islamisti dissacranti, di Charlie Hebdo
Certo, a Taranto non siamo a Parigi e, la fede cattolica, come scriveva di Tommaso d’Aquino “è l’atto dell’intelletto che dà il proprio assenso alle verità divine per comando della volontà, messo in moto da Dio per mezzo della Grazia”.
Se proprio si volesse trovare una città che somigliasse a Parigi per fare del sensazionalismo si doveva preferire Bari grazie al noto accostamento “Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari”.
Ma gli organizzatori hanno scelto di umiliare a Taranto una fanciulla con in braccio il bambino che tutto il mondo cattolico venera, ma hanno dimenticato di mettere in mano al bambino le “cozze tarantine”.
Sicuramente alla cena “iconica” presenzieranno avvenenti signore accompagnate dai mariti che a malapena conosceranno il significato di “Natale” o “Pasqua” o extracomunitari di altre religioni con il sorrisetto sulla bocca, ma la città di San Cataldo non meriterebbe questo.
Se volevano destare l’attenzione, forse ci sono riusciti, ma con una proposta come questa passa l’appetito
“Scherza coi fanti… e lascia sta i santi”. Spaghetti e cozze, facciamoli cucinare da Antonino Canavacciuolo e Alessandro Borghese. Costeranno di più degli “11 cuochi provenienti da tutto il mondo” che probabilmente vengono a farsi un viaggio gratis in Puglia, ma almeno non avranno bisogno di una pubblicità blasfema per portare qualche avventore a Taranto.