Consiglio Comunale di Martina Franca: “Il silenzio degli innocenti”
Un Consiglio Comunale anomalo quello che ha visto l’insediamento della nuova Amministrazione. E’ calato il silenzio sulle motivazioni che avevano portato al rinvio della prima seduta dovuto, secondo la Segretaria Generale, alla presunta incompatibilità di alcuni Consiglieri (4 o 5 quelli dichiarati senza fare il nome degli interessati, ma forse tanti di più). Avranno sanato nel frattempo il contenzioso con l’Amministrazione Comunale? Non è dato sapere. Quello che sembra ipotizzarsi è una sorta di amnistia bipartisan concessa dal sindaco Gianfranco Palmisano e dalla dirigente che aveva suggerito il rinvio, oppure un atteggiamento “pilatiano”: lavarsi le mani per rimandare tutto alla decisione del Prefetto, per non inimicarsi nessuno dei Consiglieri che ricoprono anche ruoli istituzionali. In realtà, quelle more economiche non sono state sanate, se non da tutti, certamente da alcuni, tanto che ci sono stati già degli esposti da parte dei primi dei non eletti. Non sarebbero solo gli aspetti economici relativi a contenziosi con l’Amministrazione comunale i soli motivi di incompatibilità, ma sarebbero ipotizzati da alcune segnalazioni, anche conflitti di interesse tra chi è Consigliere Comunale ed avrebbe rapporti con l’Amministrazione Comunale. L’aspetto condanne sembra essere l’elemento minore, in quanto la Legge Severino consente di poter esercitare tranquillamente il ruolo di Consigliere Comunale o Assessore anche se si ha una condanna detentiva definitiva seppure sospesa, purché non riguardi determinati reati. Insomma, una porcata che il Referendum sulla Giustizia avrebbe potuto risolvere. Un ex Consigliere disse, alcuni anni fa, che i trenta Consiglieri Comunali sono i migliori cittadini martinesi, oggi magari una tale affermazione lascia perplessi e suscita ironia, se è vero che, chi dovrebbe dare l’esempio sarebbe secondo quanto emerso nel precedente Consiglio Comunale, il primo a non rispettare le regole, ma non facciamo di tutta l’erba un fascio, ma su quel foglio che girava in aula, durante la prima seduta, i nomi erano diversi, anche se alcuni erano stati depennati. Nomi che riguardavano anche congiunti.
Oggi, tutti si chiedono: Perché quello che ha impedito, nella prima seduta, la proclamazione degli eletti, è svanito improvvisamente in quella successiva? Perché il Sindaco non ha ufficialmente detto che gli impedimenti sono stati tutti rimossi? Per essere più precisi, ricordiamo ciò che disse a riguardo, nella seduta precedente proprio il sindaco Palmisano: “Preso atto di queste condizioni di incompatibilità (di alcuni Consiglieri comunale dopo la spiegazione del Segretario generale) rimovibili. Credo sia opportuno aggiornare questo consiglio comunale nel più breve tempo possibile. Così da consentire ai consiglieri così come previsto dalla norma di rimuovere appunto queste cause di incompatibilità, voglio tranquillizzare tutti che sono incompatibilità molto leggere, anche perché le cause di incompatibilità, la norma sono tantissime (scritto letteralmente come lo ha detto). Ci sono voluti parecchi giorni appunto per verificarle tutte”. E’ difficile capire cosa il Sindaco volesse dire. La legge non parla di incompatibilità leggere o meno leggere, ma solo ” incompatibilità ”
Ed allora? Sono o non sono state rimosse?
Lasciamo ai lettori le opportune considerazioni. Sono i migliori cittadini martinesi, punto e “Basta”. A proposito del neoeletto Presidente del Consiglio Comunale, un’altra cosa, palesemente saltata agli occhi di tutti, è stato il voto espresso dallo stesso Sindaco, riguardo la nomina di Giovanni Basta (poeta errante).Dopo aver dichiarato che rappresentava tutti i Consiglieri Comunali, Palmisano evitava di astenersi, votava Basta, stessa cosa faceva quest’ultimo, votandosi da solo (sussurato a microfono chiuso forse per vergogna).Stessa cosa da parte di chi si era candidata dall’altra parte alla presidenza (opposizione). Anche la dott.ssa Grazia Lillo votata sé stessa. Autovotarsi è sempre una caduta di stile, soprattutto quando quel voto non serve a nulla. Repetita Iuvant per il Sindaco anche nel caso della nomina del vice presidente del Consiglio. E’ chiaramente una Amministrazione politicizzata. E’ nelle regole del gioco, ma non si venga a dire il contrario.

Il neo presidente del Consiglio Comunale Giovanni Basta (Foto Paolo Conserva)
Come più volte detto, lascia molto perplessi anche la scelta degli Assessori, non certamente per le persone, ma sicuramente per le competenze. Non è una competenza aver preso qualche voto in più rispetto ad altri per essere edotti in una determinata attività amministrativa. L’attuale amministrazione perde dei cardini come Ancona, Scialpi e Lasorsa che la macchina amministrativa la conoscevano a menadito, così come l’opposizione perde Muschio, Pulito, Giuseppe Chiarelli, Giulietta Marangi, lo stesso Basta che bacchettava il neo Sindaco Palmisano. Oggi, ad esclusione della Convertini e di Palmisano, tra gli assessori (come avevamo anticipato nella trasmissione Facciamo Piazza Pulita avrebbe tenuto a se la Delega all’Urbanistica forse con la regia dell’ex sindaco Franco Ancona riguardo il PUG) abbiamo sette neofiti nei rispettivi ambiti. E’ come dire che, d’ora in avanti, chi ha un problema di salute dovrà farsi curare dal fruttivendolo. In un momento molto difficile per il Paese, la competenza è quanto mai necessaria ed una Giunta tecnica d’alto spessore doveva prevalere su quella politica. Cosa accadrà? Che a decidere saranno dirigenti e funzionari

I banchi dell’opposizione (Foto Paolo Conserva)
Molti dei Consiglieri Comunali sono sembrati spaesati, sia da una parte che dall’altra e saranno quelli che faranno prevalentemente attività fisica: “alzo la mano, abbasso la mano” su ogni provvedimento, limitandosi ad esibire pubblicamente difronte alle telecamere di teletrullo o al fotografo portato a seguito, l’abito firmato o il ventaglio piuttosto i contenuti del proprio intervento.
Se Atene Piange, Sparta non ride. Guardiamo l’opposizione. Conserva e Marraffa sono rimasti i due punti cardini, ma il primo negli ultimi anni si è presentato sporadicamente in Consiglio, il secondo per motivi di lavoro è spesso in altre parti d’Italia e del mondo. Tutto ricadrà sulle spalle di Mauro Bello.
La prima scossa sismica si avrà tra qualche giorno, quando inizierà la campagna elettorale per il Parlamento. Potrebbero saltare degli equilibri. Per concludere, due episodi rilevanti accaduti durante il Consiglio Comunale di insediamento: il J’Accuse di Donato Bufano al sindaco Palmisano e la decisione del neoeletto Presidente del Consiglio Comunale Basta di far intervenire la forza pubblica contro chi lo stava contestando in Consiglio. Magari erano suoi vecchi sostenitori che oggi lo contestavano perché si sentivano traditi. Riguardo Bufano integralmente il suo intervento: “Giusto per parlare di discontinuità caro Sindaco, la Presidenza del Consiglio Comunale dovrebbe essere affidata a uno della opposizione, visto che si parla di discontinuità e a questo punto raccogliendo anche voci che giravano in giro, non posso fare altro che lanciare la candidatura a Presidente del Consiglio di uno della opposizione, in particolar modo del Consigliere Mauro Bello che era il loro candidato sindaco. Per questo, vorrei che il Consiglio vorrà affrontare una discussione su questa mia proposta. Io intanto, per rispetto la mia persona, abbandono, l’aula, moralmente risentito. Ritorno tra la mia gente dove ci sono i valori di cui parlavo prima(??). Io incontro tutti i giorni la gente, ma rimango comunque nel mio partito, il PD, nel quale sarò libero di delle mie decisioni che certamente saranno solo ed esclusivamente a favore dei cittadini” Questo la dice tutta sull’aria che si respira ed il caldo di questi giorni non aiuta.