SCUOLA: RITORNO IN CLASSE IL 24 SETTEMBRE 2020
Segnali di difficoltà sono emersi nelle scorse settimane, quando i Sindaci pugliesi hanno avanzato l’ ipotesi di un rinvio per la riapertura delle scuole nel corso di incontri con la Regione che, invece, l’ orientamento dell’ Ente guidato dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ha deciso che gli studenti pugliesi torneranno fra i banchi 10gg più tardi rispetto alle indicazioni fornite dal Ministro Lucia Azzolina per chiudere l’ anno scolastico in data 11 giugno 2021, per 202 giorni di lezioni. Prima si torna alle urne e poi a scuola, evitando altri costi aggiuntivi per le sanificazioni, e per dare tempo ai dirigenti oberati di lavoro di riorganizzarsi.
Per garantire l’ avvio dell’ anno scolastico in sicurezza in situazioni in cui non sia possibile garantire il distanziamento fisico prescritto, sarà necessario assicurare la disponibilità e l’ uso della mascherina, preferibilmente, come raccomandano gli esperti di tipo chirurgico. La mascherina diventa uno strumento “ precauzionale “ e dovrà essere indossata sempre.
Alle tante incertezze sull’ avvio dell’ anno scolastico si aggiunge la paura dell’ ignoto. Si sa ben poco sul modus operandi del virus tra i giovani. Un’ incertezza che sommata all’ aumento dei casi in questi giorni, spiega l’ allarme e il timore dei tecnici. Aspettavamo una II ondata dell’ epidemia, ma non così presto. Gli scienziati stanno studiando la curva di incidenza dei contagi per prevedere dove andremo a finire. Si cercano certezze, si parla solo di epidemia ndr in ambienti scolastici. Tanti interrogati ai quali non si riesce a dare risposte esaurienti ed esaustive, ma nessuno si chiede:
- come sarà il rientro per milioni di studenti?
- Quale sarà l’ impatto psicologico da rientro?
Una nuova routine abbandonata per cause di forza maggiore, e una nuova quotidianità a cui abituarsi, dopo 6 mesi nella terra di nessuno. Si tonerà a seguire le lezioni non più dietro lo schermo di un PC, sei mesi di autonomia ed autogestione del proprio tempo, trascorrendo ore ed ore sul cellulare, davanti alla TV o sulla Playstation.
Si parla molto del rientro in sicurezza, molto meno dell’ impatto psicologico che avrà sugli studenti.
Studenti reduci da cambiamenti con la chiusura dei plessi scolastici da marzo scorso a causa della pandemia da Covid-19, una pandemia che non ha risparmiato nessuno, ha colpito tutti indistintamente.
Vecchie ma rinnovate abitudini torneranno a partire dal 24 settembre nella quotidianità, segnando un ulteriore sconvolgimento emozionale.
Le fasce più delicate sono principalmente quelle di transizione da una scuola all’ altra: quella dei 6 anni e quella degli 11-12 e 14 anni, che si trovano ad affrontare sconvolgimenti e cambiamenti fisici.
Il lockdown ha destrutturato il rito giornaliero di questi ragazzi oltre a quello delle famiglie: sveglia alle 7, colazione insieme, il momento di andare a scuola, il rientro per il pranzo e i doveri pomeridiani da assolvere con lo svolgimento dei compiti. Il Lockdown ha comportato il dover re-immaginare la propria vita, riadattarsi a nuove abitudini.
E adesso?
Nulla sarà come prima. La tecnologia inizialmente usata per motivi di svago e divertimento, hanno permesso con la didattica a distanza che, si ampliasse la problematica dell’ utilizzo eccessivo e scorretto di strumenti tecnologici e piattaforme social.
Per evitare ulteriore stress, gli insegnanti dovranno cominciare a riprendere una routine simile a quella che il Covid ha bruscamente interrotto, riportando nella vita dei propri figli quelle dinamiche che caratterizzavano la vita di tutti i giorni prima dello stop.
Si cercherà di non drammatizzare questo disagio, per tutti sarà come il primo giorno d’ asilo.
Bisogna imparare a convivere con il virus per poi imparare a rispettare le misure di sicurezza in vigore. Adesso le giornate dovranno essere scandite in maniera efficiente ed efficace, occorrerà riappropriarsi di quelle pratiche formative rimaste bloccate per tanto tempo, recuperando lacune, retaggio di una didattica e di un modus vivendi che ha visto molti ragazzi in difficoltà.
Dal 24 agosto 2020 è attivo un numero verde per le scuole 800903080 per raccogliere domande e segnalazioni sull’ applicazione delle misure di sicurezza, dal lunedì al sabato dalle ore 09:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18 :00. Ci sarà un tavolo nazionale per gestire le criticità e monitorare l’ andamento della situazione.
Penne, matite , gomme e libri, l’ occorrente è completo, manca solo una cosa: il mio augurio per un felice anno scolastico. Il nostro domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo.
Ragazzi ciò che oggi imparate a scuola, domani sarà decisivo per le sfide che vi riserverà il futuro. Vi auguro di non placare mai la sete di conoscenza, di imparare l’ umano scibile e non fatevi smorzare la sete da nessuno.
Sarà un anno scolastico diverso ma magnifico.
BUON INIZIO
Francesca Branà