TEST COVID AI PROF, OK A PATTO CHE…
Emanuele Volpe, medico di famiglia ed operatore Covid, ha preso le distanze dalla propria Federazione italiana medici medicina generale (Fimmg). Egli contesta “l’accordo con il Governo nazionale riguardo le indicazioni sui test sierologici da effettuare sul personale scolastico rientrante tra i propri assistiti”. Nello specifico, il contendere attiene l’esecuzione degli esami da farsi nel proprio studio/ambulatorio. “Qualora dovesse registrarsi un positivo, lo studio verrebbe chiuso e, successivamente, sanificato. Questo – spiega Volpe – comporterebbe una forte negatività sociale; tra l’altro, esponendo noi medici al contagio di coronavirus. Ammenoché non si voglia falcidiare o azzerare la categoria”. Il medico Volpe, ad ogni modo, con una formale missiva indirizzata al segretario regionale pugliese e provinciale jonico Fimmg, rispettivamente Donato Monopoli e Ignazio Aprile, nonché ai dirigenti dell’ASL di Taranto, ha dato la disponibilità ad effettuare lo screening solo presso le strutture ASL. È giusto affidare il servizio a noi medici di famiglia, siamo più capillari sul territorio, più riconosciuti dai pazienti. Oltretutto, si è in emergenza e nessun medico si può tirare indietro. Ciò che non va bene, ripeto, sono i test da svolgere nei nostri studi. Mi verrebbe un interrogativo: che fine hanno fatto in Puglia le tanto decantate Unità speciali di continuità assistenziale (Usca)? Tuttavia sono consapevole di che cosa significa esercitare in Covid ed è per questa maturata esperienza che auspico siano celermente corretti limiti e fragilità delle disposizioni del Ministero della Salute, emanate con l’ordinanza del 24 luglio scorso ed esplicate con nota del successivo 7 agosto”. Vi è da aggiungere che non tutte le regioni stanno seguendo la strada dei medici di medicina generale o di famiglia, che dir si voglia. In Toscana e Lazio, per esempio, i test si effettueranno all’interno delle strutture delle aziende sanitarie. A Milano Città Metropolitana, in ambulatori dedicati. Giova ricordare che con circolare numero 8722 del 7 agosto scorso, il Ministero della Salute ha emanato gli indirizzi operativi per l’effettuazione, su base volontaria, dei test sierologici sul personale docente e non docente delle scuole pubbliche e private.