Taranto – DPI, ArcelorMittal risponde alla Fiom Cgil
TARANTO – Botta e risposta tra ArcelorMittal e la Fiom Cgil, che nella giornata di ieri ha sollecitato l’azienda ad attivarsi per “adottare un sistema di acquisto ed approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale che consenta di avere una giacenza sufficiente e, pertanto, pronta disponibilità per i lavoratori.” – aggiungendo inoltre che – ” la non corretta gestione dell’approvvigionamento da parte dell’azienda, non consente ai lavoratori di lavorare nel rispetto di quanto stabilito dal D. lgs. 81/08, esponendoli, quindi, a condizioni di pericolo. “
Arcelor, ha precisato in una nota che i DPI che “già dai primi di luglio erano presenti 17mila capi lavati e sanificati nelle portinerie e che a oggi nessuna richiesta arrivata al magazzino è stata inevasa. A luglio è stato emesso un ordine per l’acquisto di circa 22.000 tute in previsione dei bisogni dei mesi a venire. Le prime consegne arriveranno nella seconda metà di settembre per un ritardo che si è creato nel formalizzare l’ordine. Tuttavia, già da domani, saranno disponibili 1.000 tute da lavoro provenienti da fornitori diversi.”
Nelle scorse settimane era scoppiata la polemica – di cui USB si era fatta portavoce – dei microchip nei suddetti dispositivi (l’articolo completo a questo link).