Taranto – Le fracassa il cranio con grosse chiavi. Ma il tribunale lo assolve. Ecco perché
Manta Roberto, l’uomo che nel settembre scorso tentò di uccidere una sua conoscente fracassandole la testa con un grosso mazzo di chiavi,è stato assolto dal Tribunale di Taranto, nella persona del GUP Dott. P. Carriere. Il Manta, in quella circostanza, aveva violentemente colpito la donna al capo con il suddetto mazzo, composto da chiavi molto pesanti ed un moschettone in ferro, procurandole così diversi punti di sutura e 21 giorni di prognosi, ed uno stato di semi incoscienza. Nonostante la ferocia del gesto, e l’acclarata responsabilità penale, il Manta è stato riconosciuto totalmente incapace di intendere e di volere, sia allo stato attuale che al momento del compimento dell’insano gesto. Nella prima udienza il suo difensore di fiducia, Avv. Gianluca Zaccaria, aveva richiesto che il Manta fosse giudicato con rito abbreviato subordinato all’espletamento di una perizia psichiatrica sulla scorta di un’altra perizia depositata già in altro giudizio. L’incaricato CTU Dott. Carbotti ha pertanto concluso per l’assoluta incapacità di intendere e di volere, sottolineando come l’imputato non avesse affatto avuto contezza dell’azione criminosa da lui compiuta,anche alla luce di un discontrollo dei suoi impulsi che gli impediscono di controllarsi e di contenere l’ira. Al Manta,tuttavia, riconosciuto socialmente pericoloso, sarà applicata la misura di sicurezza del ricovero presso una casa di cura per anni 3, che sarà individuata dagli organi giudiziari competenti.