Brindisi- Senza casa né un lavoro. Ex collaboratore di giustizia minaccia di darsi fuoco.
Al termine del programma di protezione testimoni al quale era stato assegnato perché collaboratore di giustizia, il 52enne, Leonardo Ventrella, originario della provicnia di Napoli ma giunto da Taranto, ha perso casa e lavoro.
“Io sottoscritto Ventrella Leonardo, ex collaboratore di giustizia, dopo aver dato un grosso contributo alla giustizia adesso che non servo più mi hanno abbandonato- aveva scritto alla nostra redazione lo stesso Ventrella il 6 Aprile scorso. – Chiedendo aiuto, si sono lavati tutti le mani. Sono stato condannato alla reclusione che ho scontato e l’altra condanna e la condanna a morte questo dalla giustizia. ” E ancora: – Faccio presente che posseggo un’arma. Ho avuto varie perquisizione nell’ attuale abitazione mandate da pregiudicati del posto dove mi trovo. Vi lancio questo appello, valutatelo bene, aiutatemi prima che succede qualcosa grave.-
Con queste parole, il pentito, in primo piano nelle guerre di mafia degli anni ’80 e ’90 e condannato a 21 anni di carcere per la strage della Barberia, aveva chiesto aiuto allo Stato. Un appello rimasto inascoltato, dato quello che è successo solo ieri a Brindisi. Intorno alle 21, quindi, Ventrella, come estremo atto di disperazione, ha tentato di darsi fuoco nella stazione ferroviari del capoluogo con un accendino e una bottiglia di alcol. Avendo perso tutto e con 4 figli ormai maggiorenni che di lui non vogliono saperne nulla, per il 52enne recupare la degnità perduta sembrava dunque impossibile
Sul posto sono giunti i soccorsi del 118, il personale della Polfer, i colleghi della Mobile insieme ai vigili del fuoco. Fortunatamente, l’uomo ha desistito subito ed è stato accompagnato in questura.