Taranto – “Lavoriamo vicino Ilva, ci stiamo ammalando tutti di tumore” ma abbiamo paura di perdere il lavoro.
«Su 300 operai, 15 compresa me siamo ammalati di tumore». Inizia così un lunga telefonata in redazione arrivata nella mattinata di oggi. Una lavoratrice denuncia quanto sta accadendo all’interno di una azienda che opera a ridosso del siderurgico Ilva di Taranto.
«Voglio dirvi che sono nella mia postazione di lavoro», ci dice la lavoratrice «e sto accusando malori di vario tipo assieme ai miei colleghi a causa di un’aria fetida . Siamo di fronte all’Ilva con un mega impianto di riciclo che non funziona perché le finestre hanno gli spifferi. Ci siamo già ammalati in 15 gravemente. Aspettiamo con ansia un cazzo di amministratore che ci tuteli. Merde!»
Dall’altro capo della cornetta si percepisce tutta la rabbia e la paura per la situazione che questi operai vivono ogni giorno. «L’azienda ci ha messo un impianto utilizzato solo da altre 2 aziende in Italia con filtro di carbonio che consente un riciclo ed una rigenerazione dell’aria. Il problema è che parte dei lavoratori è stata trasferita in una struttura che in passato veniva utilizzata come una mensa. Dunque il paradosso è che gli infissi non sono stati cambiati e quindi con la puzza di ieri l’aria entra in ufficio. Ora dicono che cambieranno infissi ma considera che tutti tacciono. Hanno paura di perdere il lavoro».
E poi « L’azienda ha osservato: “Esiste un decreto per non farvi lavorare in questa sede? No!” Quindi se i primi ad ignorare i tarantini sono gli amministratori di Taranto a Roma in primis, di che parliamo?»