Lecce- Costretta a mangiare feci, violentata e chiusa in casa per giorni. Fermato il convivente.
Solo qaulche giorno fa, vi avevamo raccontato la storia sconvolgente della 42enne romena ma residente a Nardò riuscita a fuggire dalla casa del convivente dopo tre giorni di segregazini e violenze.
Ad oggi, quello che la malcapitata indica come suo aguzzino, Alexie Florea, 31 enne anche lui romeno, è stato fermato dagli agenti della stazione neretina con le accuse di sequestro di persona, violenza carnale e riduzione in schiavitù.
Lei che credeva davvero di poter vivere serenamente sotto lo stesso tetto con il suo compagno, si è dovuta ricredere nel peggiore dei modi. Quello che emerge dal racconto della povera vittima, dopo la fuga dalla prigione, è agghiacciante. La donna sarebbe stata obbligata a frequenti rappirti sessuali, aggredita più volte con una gruccia in legno e, addirittura, costretta a mangiare da un piatto le feci del suo compagno.
Riuscita a fuggire, la 42enne ha raccontato tutto alla polizia che ha subito avviato le indagini mirate a rintracciare il compagno violento. Fermanto nel comune di Nardò dove risiede, l’uomo è stato sorpreso con le valigie in mano, pronto a far perdere le sue tracce.
E’ questo forse l’epilogo di una serie di violenza consumate in casa, intanto le ingadini non si fermano perchè resta da accertare l’eventuale coinvolgimento di altre persone.