Depenalizzazioni. Atti osceni, guida senza patente e coltivazione della cannabis. Ecco l’elenco dei reati depenalizzati
Atti osceni, guida senza patente e coltivazione della cannabis per uso terapeutico. Ecco tutte le novità del pacchetto Depenalizzazioni.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato le disposizioni in materia di Depenalizzazione al fine di “trasformare alcuni reati in illeciti amministrativi, anche per deflazionare il sistema penale, sostanziale e processuale, e per rendere più effettiva la sanzione.”
Sono soggetti a depenalizzazione tutti quei reati per i quali è prevista la sola pena della multa o dell’ammenda fuori dal codice penale e una serie di reati invece presenti nel codice penale.
“Rimangono dentro il sistema penale,- si legge nella nota del Cdm- e quindi esclusi dal provvedimento, i reati che pur prevedendo la sola pena della multa o dell’ammenda attengono alla normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ambiente territorio e paesaggio, sicurezza pubblica, giochi d’azzardo e scommesse, armi, elezioni e finanziamento ai partiti.”
Sono soggetti alla depenalizzazione anche –tutti i reati non contenuti nel codice penale puniti con la sola pena pecuniaria (multa o ammenda);
– atti osceni;
– pubblicazioni e spettacoli osceni;
– rifiuto di prestare la propria opera in occasione di un tumulto;
– abuso della credulità popolare;
– rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive;
– atti contrari alla pubblica decenza;
– guida senza patente;
– noleggio di materiale coperto da copyright;
– installazione e uso di impianti abusivi di distribuzione carburante;
– omesso versamento di ritenute previdenziali entro la somma di € 10000.
Novità giungono per i reati di guida senza patente (resta la sanzione penale con confisca del veicolo per recidiva) e per quelli riguardanti la violazione delle prescrizioni sulla coltivazione della cannabis, ma solo per i soggetti autorizzati a farlo a scopo terapeutico. Per tutti questi reati sarà previsto il pagamento di una multa tra i 5mila e i 30mila euro, in base alla norma violata.
Inoltre, “Il catalogo degli illeciti civili comprende l’ingiuria, il furto del bene da parte di chi ne è comproprietario e quindi in danno degli altri comproprietari, l’appropriazione di cose smarrite: per questo gruppo di illeciti la sanzione va da cento a ottomila euro. Raddoppia invece la sanzione civile per gli illeciti relativi all’uso di scritture private falsificate o la distruzione di scritture private.”