Taranto – Gli animalisti dicono ‘no’ al circo. Sabato la manifestazione
In merito al “Circo di Spagna” presso il parco archeologico delle mura greche, arrivano le proteste da parte degli animalisti. “No al circo con gli animali”, è il nome dell’evento diffuso sui social e in programma per sabato 10 ottobre proprio presso il parco archeologico. La manifestazione nasce appunto per ribadire la contrarietà all’utilizzo di animali nel circo, in quanto gli stessi sarebbero sottoposti a forte stress e a condizioni non adatte al loro modo di vivere. Dunque un vero e proprio maltrattamento che provocherebbe agli animali enorme sofferenza. A tal proposito la Lav scrive al comune di Taranto per chiedere di verificare il regolamento CITES del 2006 per il mantenimento degli animali nei circhi, esortando anche i cittadini a boicottare i circhi che utilizzano gli animali per divertire, contribuendo così a contrastare la prigionia degli stessi. Anche la Federazione Europea dei Veterinari, dice il suo fermo ‘no’ all’utilizzo degli animali nei circhi. La stessa sostiene che gli animali impiegati per la spettacolarizzazione non hanno alcuna funzione educativa sul pubblico e inoltre, vivono una situazione di disadattamento non indifferente, in quanto le loro esigenze non possono essere in alcun modo soddisfatte.
Quella che ha fatto discutere in questi ultimi giorni, è stata la foto di un dromedario a spasso per le vie di Taranto. Si trattava appunto di uno degli animali del circo. L’immagine, che è diventata virale, tra lo stupore della gente, evidenzia proprio il caso insolito, ovvero quanto sia “strano” e inusuale vedere un dromedario a spasso per la città, proprio a forte testimonianza di come quell’animale non si trovi nel posto giusto. La manifestazione in programma per sabato alle ore 17.00, vuole fare emergere proprio questo, ovvero che gli animali “che divertono” nei circhi, sicuramente non si divertono, anzi soffrono, e vivono in condizioni non adatte alla loro natura e alle loro esigenze.
Ma a quanto pare l’Italia è il paese con il più alto numero di animali detenuti nei circhi, in quanto non sono previste limitazioni in tal senso. Anzi, potremmo dire che l’Italia è l’unico paese che finanzia i circhi con fondi pubblici. Alla luce di ciò la Lav, ha anche avviato una petizione per chiedere di cancellare qualsiasi tipo di finanziamento pubblico previsto per circhi con animali.