False lauree e specializzazioni. Operazione “Zero in condotta” a Foggia
Quaranta, finora, gli insegnanti denunciati per aver utilizzato autocertificazioni e titoli di studio fasulli
C’è anche un arresto in flagranza di reato nell’operazione “Zero in condotta”, relativa alle indagini dei Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia – coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia – attraverso l’esame ed i riscontri della documentazione acquisita presso gli istituti scolastici durante le perquisizioni effettuate lo scorso 13 marzo. “In particolare, i militari della Compagnia di San Severo e della Brigata di Torre Fantine, a seguito – si legge in una nota stampa dei finanzieri – dell’esame solo di una parte delle posizioni emerse, hanno individuato ulteriori 19 docenti di sostegno – denunciati per truffa ai danni dello Stato – che hanno autocertificato il conseguimento di diplomi di laurea e titoli di specializzazione risultati essere falsi.
Nel corso dei riscontri, una pattuglia ha trovato uno di questi docenti presso un istituto scolastico della provincia mentre – diversamente da altri colleghi indagati – continuava a svolgere l’attività didattica. Pertanto, è stato immediatamente tratto in arresto in flagranza di reato.
Salgono, così, a 40 il numero degli insegnanti, in particolare di quelli cosiddetti di “sostegno” originari del foggiano, complessivamente denunciati dagli investigatori per aver utilizzato autocertificazioni e di titoli di studio/specializzazione falsi.
L’obiettivo illecito perseguito dagli indagati era quello di scavalcare gli aventi diritto nelle graduatorie per l’assegnazione di incarichi di supplenza per poi maturare indebiti punteggi allo scopo di ottenere, in maniera fraudolenta, l’assunzione in ruolo presso gli istituti scolastici.
Le indagini sono tuttora in corso”.