DDL lavoro: il 26 presidi anche in Puglia; Forte: provvedimento ingiusto e sbagliato
Lunedì 26 aprile torna in discussione alla Camera dei Deputati il DDL di riforma del diritto e del processo del lavoro che, tra le altre cose, toglie alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto di ricorrere al giudice in caso di controversia col datore di lavoro.
La CGIL ha consegnato nei giorni scorsi alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati alcune proposte di modifica sostanziali al testo di legge ed ha indetto per il 26 aprile una giornata di mobilitazione straordinaria con un presidio in Piazza Montecitorio e iniziative analoghe di fronte alla Prefetture.
Nell’ambito della mobilitazione nazionale, oltre al volantinaggio sui posti di lavoro, le Camere del Lavoro territoriali pugliesi terranno dei presidi davanti alle sedi delle Prefetture della regione, a sostegno delle proposte del sindacato per scongiurare l’ennesimo attacco ai diritti dei lavoratori.
Per Gianni Forte, Segretario generale della Cgil Puglia “il DDL approvato dal Governo e dalla maggioranza, giustamente rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, è una provvedimento ingiusto e sbagliato che ripropone la vecchia logica del lavoro sempre meno inteso come valore sociale e sempre più considerato come un costo da abbattere”.
“Quello del 26 è solo il primo atto per contrastare un intervento legislativo a danno dei lavoratori costretti in tal modo a subire un ulteriore ricatto: meno diritti in cambio del lavoro”, prosegue Forte, che annuncia: “la Cgil Puglia proseguirà il suo impegno al riguardo organizzando per il 30 aprile a Bari un’iniziativa su arbitrato e nuovo processo del lavoro, con la partecipazione del Segretario nazionale Cgil, Fulvio Fammoni”.