Brindisi- Da giorni, durante la sera l’aria nei quartieri della città è irrespirabile. L’appello di una mamma
BRINDISI – Quello che sta accadendo in questi giorni nell’area urbana di Brindisi sta rendendo impossibile la quotidianità ai cittadini del luogo. Recentemente, i residenti di interi quartieri del capoluogo brindisino, da Bozzano, Paradiso, Commenda, Sant’Elia, per passare da Santa Chiara fino a La Rosa, lamentano la presenza, oramai costante, di un odore nauseabondo “come di plastica bruciata” proveniente da chissà dove, avvertibile per lo più di sera, che ammorba l’aria rendendola irrespirabile. Una situazione drammatica che si protrae da giorni e sulla quale bisognerebbe fare chiarezza. L’odore acre prende alla gola ed è insopportabile. Aly, una mamma brindisina di 43 anni, teme per la sua salute e per quella delle sue figlie. “Dormiamo sigillate e al mattino spero ci sia un po’ di vento per poter arieggiare casa,- ci dice, raccontandoci quali precauzioni adopera per arginare il problema. – Le mie bambine le mando a scuola avvolte con le sciarpe almeno a prima mattina, poi che altro si può fare?”
Aly è stata anche una delle prime persone a sollevare la questione sui social, adottando l’hashtag #brindisinelcuoreeneipolmoni. E la sua denuncia ha in poco tempo raccolto l’adesione di chi si trova nella sua stessa situazione di emergenza. “Da mamma, da donna e da brindisina mi faccio portavoce di tutti,- continua Aly – perché siamo stanchi di essere considerati il ripostiglio della Puglia e respirare veleni. Vogliamo risposte e vogliamo VIVERE. Non possiamo pensare che standocene comodamente seduti nelle nostre case il veleno non ci colpisca. Alziamoci e urliamo tutti insieme.”
Intanto, nell’attesa di più approfonditi controlli, associazioni e movimenti ambientalisti come Legambiente Brindisi e i No Al Carbone hanno fatto i primi passi avanti, interpellando sulla questione il Commissario Prefettizio del Comune di Brindisi, Dr. Santi Giuffrè, il Direttore Generale ARPA Puglia e il Comando Provinciale dei Carabinieri Brindisi.
“Tutto farebbe pensare che la causa possa essere correlata alla combustione di materiale plastico copertoni- si legge nella lettera aperta di Legambiente Brindisi- e ciò che inquieta particolarmente e che tali eventi si verifichino di notte quando i controlli e l’attenzione nell’area industriale ovviamente sono molto minori. Lo stesso Sen. Zizza, Vice Presidente della Commissione Ambiente del Senato, ha comunicato di aver ricevuto segnalazioni similari.” Ai destinatari della lettera si chiede appunto “di verificare se le centraline di rilevamento della qualità dell’aria abbiano rilevato valori notturni maggiori degli indicatori monitorati e di procedere a controlli specifici tesi ad individuare la sussistenza di quanto segnalato e gli effetti ambientali connessi, assumendo i consequenziali provvedimenti di competenza.”