Taranto – Arrivato il pet coke: il materiale tossico e cancerogeno caricato su camion. Gli interrogativi di PeaceLink
E’ arrivato come avevamo già scritto ieri il carico di pet coke presso il porto di Taranto. Il carico, da quello che si apprende, è stato fatto attraccare presso il molo polisettoriale per l’agenzia Carmed, gruppo Italcave.
Parte del Pet Coke è stato caricato su dei camion che hanno percorso la Strada Statale 100 deviando infine per Statte.
Le ipotesi che il pet coke, uno dei materiale più inquinanti e tossici, possa servire al siderurgico Ilva viene scartata dato che il suo uso, proprio in Ilva, non sarebbe consentito.
Potrebbe essere invece utilizzato da alcuni cementifici o in Puglia o in Lucania che per mantenere alta la temperatura dei forni, appunto, si servirebbero del pet coke. Per usarlo, però, dovrebbero essere autorizzati da una prescrizione apposita nella loro AIA.
Altra problematica è riferita al mezzo di trasporto: un camion con una copertura a “tendina” mentre quella ermetica garantirebbe la non fuoriuscita del materiale trasportato.
Di seguito le considerazione di Luciano Manna di Peacelink.
“In queste ore questi mezzi trasportano il Pet Coke scaricato dalla GH RICH WALL che alle 21 di ieri, 8 agosto, è nel nostro porto, al molo polisettoriale di Taranto, con un carico di 53mila tonnellate, appunto di Pet Coke. Questo materiale altamente tossico può essere classificato come rifiuto o come combustibile, sappiamo che a Taranto arriva come combustibile ma considerando entrambe le ipotesi i mezzi su gomma adibiti a questo trasporto non hanno nessuna indicazione sul mezzo. La “R”, che indicherebbe trasporto di rifiuti, se questo fosse stato classificato come rifiuto o una delle etichette di pericolo se questo fosse stato classificato combustibile, in questo caso specifico quello di infiammabile solido, visto che arriva in stiva in bulk, o con l’etichetta che si usa per il trasporto di prodotto tossico o quella usata per rischi diversi. Nulla, i mezzi, non solo questo, non hanno nessuna indicazione. Alcune parti del mezzo sono state da noi coperte, targa compresa, il mezzo è stato seguito sino a sua destinazione. Foto e video integrali saranno immediatamente inviate in Procura ed alla sezione ecologia del comune di Taranto e della regione Puglia per comprendere se questa movimentazione sia eseguita a norma. Abbiamo inoltre interessato a mezzo pec Asl, Arpa, Regione, Capitaneria e Autorità Portuale, ognuno per le proprie competenze, per appurare che tutte le operazioni di movimentazione siano eseguite a norma di legge e siano scongiurati episodi di inquinamento in aria o in mare con conseguenti rischi per l’uomo. Sempre e mai scontato il grazie alle eco sentinelle di Peacelink attive sul territorio, il loro lavoro è insostituibile. Chiunque voglia contribuire ad informazioni in merito può scrivere a info@peacelink.it o contattarmi in posta privata. ps: sorpassare la linea continua di mezzeria è una infrazione secondo il codice della strada”.