Foggia- Violenta lite al Cara di Manfredonia: accoltellato un camerunense
Continuano ad arrivare migranti da ogni parte del mediterraneo, sbarcano sulle nostre coste alla ricerca di una vita migliore, migliore di quella che hanno lasciato nel loro paese. Provengono dal Camerun, dalla Siria, dalla Nigeria, dal Togo, talmente disperati da rischiare la vita affollando barconi, spesso gommoni e sfidando le intemperie del mediterraneo. I centri di accoglienza sono allo strenuo delle forze, sono sempre più gremiti di persone, praticamente quasi al collasso. Le condizioni di vita al loro interno sono sempre più preoccupanti, alcuni degli “ospiti” sono ingestibili, anche perché questi centri ormai sono epicentri di degrado e di violenza. L’ultimo di questi casi, in ordine cronologico, è quello accaduto nella giornata di ieri al Cara di Manfredonia, in località Borgo Mezzanone, dove un’accesa discussione tra un camerunense e un ragazzo della Costa d’Avorio, è sfociato nella’accoltellamento del primo da parte del secondo. Un fendente alla schiena e prognosi riservata per il camerunense. E’ l’ennesimo caso, ormai questi centri di accoglienza sono dei veri e propri inferni, mentre l’europa continua a perdere tempo e a non prendere alcuna decisione sui migranti. Purtroppo l’Italia è terra di confine, terra di frontiera, il primo lembo di terra europeo che si affaccia sull’Africa, e quindi la prima “oasi” di salvezza per i rifugiati politici provenienti dal continente africano. Accoglierli si, ma servono regole certe, per convivere tutti in sicurezza.