Taranto – Ospedale di Castellaneta, nel reparto di Oncologia malati costretti in spazi stretti ed angusti
Il consigliere regionale Renato Perrini (CoR): “Presenterò un’interrogazione urgente”
“Castellaneta è un ospedale di primo livello solo sula carta. Nella sostanza, invece, la struttura ha tante inefficienze”. A denuncialo è il consigliere regionale Renato Perrini, Conservatori e Rifomisti (CoR) che nei giorni scorsi ha svolto un sopralluogo nel nosocomio della provincia di Taranto, durante il quale ha avuto modo di visitare i reparti e dialogare con i medici. “Nella gestione del Pronto Soccorso mancano addirittura le autombulanze – spiega – per non parlare delle situazioni di criticità presenti nel reparto di oncologia: i pazienti sono ammassati perché gli spazi a disposizione sono stretti ed angusti. E’ solo grazie alla diligenza e al senso di abnegazione del personale, che i malati continuano ad essere curati e assistiti. A questo bisogna aggiungere che si tratta di un ospedale che ha un bacino di utenza di 250 mila abitanti. Non può quindi avere così gravi problemi di gestione”.
Il consigliere regionale Renato Perrini (CoR) ha raccolto le istanze dei medici e degli infermieri che chiedono come prima cosa un aumento del personale per gestire al meglio il bisogno legittimo di salute. “Ed è per questo motivo che la prossima settimana – aggiunge Renato Perrini – presenterò un’interrogazione nella quale metterò nero su bianco quanto da me riscontrato e ancora una volta porterò all’attenzione del Consiglio Regionale le gravi lacune di questo Piano di Riordino Ospedaliero, che nei fatti, non solo non tiene conto delle problematiche strutturali di reparti e operatori, ma che non modifica “in meglio” la sanità locale”.
Il Piano di Riordino Ospedaliero varato dalla regione Puglia, per la provincia tarantina, al netto della salvaguardia dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ha tutelato il nosocomio civile di Castellaneta lasciandolo di primo livello, mentre quelli di Manduria e Martina Franca sono diventati ospedali di base; Grottaglie invece è destinato ad una riconversione. “Il Piano di Riordino dovrebbe basarsi su tre parole: cura, assistenza e prevenzione – aggiunge Renato Perrini – ed invece in alcuni reparti dell’ospedale di Castellaneta ci sono problematiche da terzo mondo. Ho sempre sostenuto e continuerò a farlo, che la sanità tarantina, richieda un’attenzione diversa in virtù delle criticità ambientali. Basta chiedere sacrifici ai tarantini, è arrivato il momento di compensare i tanti danni subiti negli anni”.