Taranto – Omicidio Monteparano: Evade dal carcere per piangere sulla tomba del fratello ucciso
Era il 17 ottobre 2014, poco più di un anno fa. Quella sera una lite tra fratelli si trasformò in tragedia. Avevano iniziato a discutere a casa della nonna, due fratelli di 17 e 22 anni. La lite era poi proseguita per strada, per trasformarsi in omicidio. E’ successo a Monteparano, in provincia di Taranto, proprio davanti l’officina del loro padre. Il 17enne tirò fuori dalla tasca un coltello, e colpì il fratello 22enne, Marco Mancarella, con tre fendenti al petto, uno di questo al cuore, che non gli ha lasciato scampo. Subito dopo il gesto era fuggito via per le campagne circostanti, con gli abiti ancora sporchi di sangue. Il ragazzo fu ritrovato ancora vivo, e trasportato di corsa da alcuni parenti, all’ospedale San Marco di Grottaglie. Le ferite però erano gravi, e Marco purtroppo non ce l’ha fatta. Quella stessa notte, suo fratello si consegnò ai carabinieri di San Giorgio Jonico, confessando l’omicidio. Detenuto prima a Bari, e poi nel carcere minorile di Monteroni di Lecce, il ragazzo, oggi 18enne, era evaso qualche giorno fa dalla struttura insieme ad un 15enne di Molfetta. Il giovane dopo la fuga, ha chiesto ad un passante in prestito il cellulare per poter effettuare una telefonata. Ha telefonato il padre in lacrime, chiedendogli di accompagnarlo sulla tomba di suo fratello Marco, sulla quale avrebbe voluto piangere. Il padre di corsa, ha raggiunto suo figlio, e per non aggravare ulteriormente la sua situazione, lo ha riaccompagnato presso la struttura. Il giovane in lacrime ha più volte ribadito di non avere intenzione di fuggire. Voleva solo portare dei fiori e piangere sulla tomba di suo fratello, poi sarebbe rientrato in comunità. Un rimorso, per un fratello al quale è stata tolta la vita in un attimo di rabbia.