I “profumi” dell’Ilva. Blitz dell’artista Marchegiani
Migliaia di alberelli profumati “Ilva Magique” al gusto di fragola, di mandorla, di platano e di ravanello, hanno invaso Taranto, in particolare le aree e le strade nei pressi dello stabilimento siderurgico
Un blitz dell’artista Marchegiani questa mattina a Taranto ha riportato l’attenzione sull’inquinamento nella città dei Due Mari prodotto dall’Ilva. “Migliaia di alberelli profumati “Ilva Magique” al gusto di fragola, di mandorla, di platano e di ravanello, alcuni dei quali in versione gigante, hanno invaso stamani Taranto ed in particolare le aree e le strade nei pressi dello stabilimento siderurgico Ilva, considerato il complesso industriale più inquinante d’Italia”. Queste le prime parole di una nota stampa degli organizzatori per spiegare la performance di stamattina, che poi prosegue: “Sembra finalmente che sia stata trovata la soluzione almeno all’annoso problema dei cattivi odori nella città dei due mari, se non fosse che quello degli odori è solo l’ultimo degli effetti di un inquinamento senza pari. Il progetto per “salvare” il capoluogo jonico non arriva né dalla politica né dalla tecnologia, ma dall’arte. Ad ideare il provocatorio e simbolico blitz, infatti, è stato l’artista esplicitista Pep Marchegiani, che ha rivisitato ad hoc il deodorante per auto più famoso di sempre. Con lui il mecenate Mirko Tocchio e la sua MT Factory, che ha promosso l’iniziativa. Gli “ulivetti” Ilva Magique, oggi, hanno letteralmente invaso Taranto. Le opere d’arte in versione gigante, su cui vengono anche ripercorse brevemente le tappe principali della vicenda Ilva, sono state installate sui cancelli e lungo le strade che costeggiano lo stabilimento, mentre migliaia di deodoranti in formato volantino sono stati posizionati sulle auto, nelle strade, nelle piazze e, soprattutto, nei luoghi simbolo della città e degli effetti dell’inquinamento prodotto dall’acciaieria: dal Comune alla città vecchia, dal Castello Aragonese al Ponte Girevole e alla Statua dei Marinai, da piazza della Vittoria a via D’Aquino e piazza Immacolata, fino al quartiere Tamburi, noto tristemente per la sua altissima incidenza di tumori”.
“Finalmente è arrivato l’alberello salva-Taranto – si legge sui volantini –. Formula soddisfatti o sotterrati. Disponibile in undici diverse profumazioni. L’ulivetto profumato Ilva Magique è un prodotto 100% itaGliano; assolutamente inquinante, non biodegradabile e nuoce alla salute dei cittadini”.
“Taranto è salva – commenta sarcasticamente Pep Marchegiani –. La sconfitta dei cattivi odori emanati dall’Ilva è un successo senza precedenti. La soluzione definitiva per salvare la città non è stata ideata dalla politica e non è frutto della tecnologia o della scienza. A guardare quegli ‘Ilva Magique’ di tutti i gusti verrebbe da sorridere, se non fosse che ci troviamo davanti ad una immane tragedia, mentre i cittadini muoiono ed il mondo osserva l’Italia sbigottito”.