Acciaierie d’Italia tenta di bloccare le riprese del Film “Palazzina Laf”
L’attore e regista tarantino Michele Riondino, noto per il suo impegno sociale e artistico, ha sollevato un polverone attraverso un recente post su Facebook, svelando i tentativi da parte di Acciaierie d’Italia di bloccare le riprese del suo ultimo film, “Palazzina Laf.”
Il post di Riondino mostra una lettera inviata dalla società nel 2022, che esprime il suo dissenso non solo riguardo alle riprese del film, ma anche nei confronti dei luoghi e delle modalità in cui dovevano essere effettuate. Tra le motivazioni addotte, si citano la tutela dell’ambiente, la sicurezza dei lavoratori e le tecniche di ripresa. Le prime due ragioni, secondo Riondino, sono motivo di ilarità considerando la storia controversa di Acciaierie d’Italia riguardo all’ambiente e alla sicurezza del lavoro.
Tuttavia, è la terza motivazione che solleva le maggiori perplessità. Riondino critica la società per ritenere superati i metodi tradizionali di ripresa e suggerisce che la tecnologia nel cinema consenta di girare in luoghi diversi dall’ambientazione del film.Il regista sottolinea l’assurdità di questa posizione, affermando che una produzione di alto livello come Palomar dovrebbe potersi permettere tali tecniche senza interferenze.
Il noto tarantino ironizza sulla disponibilità finanziaria di Acciaierie d’Italia, suggerendo che persino una frazione minima degli ingenti fondi statali versati alla fabbrica avrebbe potuto finanziare agevolmente la produzione cinematografica.
Il regista conclude il suo post con un confronto provocatorio, paragonando la richiesta di tecnologie avanzate da parte degli abitanti di Taranto ad Acciaierie d’Italia, alla richiesta di tecnologie pulite per la produzione dell’acciaio senza danni ambientali.
Un’affermazione che riflette la complessa relazione tra la comunità locale, l’industria e le questioni ambientali.
Il post dell’attore ha suscitato una reazione considerevole sui social media, con molti sostenitori del regista che condannano i presunti tentativi di Acciaierie d’Italia di limitare la libertà artistica e di esprimere opinioni critiche attraverso il medium cinematografico. La storia continua a evolversi mentre la comunità attende con ansia ulteriori sviluppi su questa controversia.