Caldo e siccità in Puglia: animali a rischio nelle stalle

Caldo e siccità in Puglia stanno causando gravi disagi al settore zootecnico, con temperature fino a 40°C e una persistente scarsità d’acqua che mette in pericolo il benessere animale. Secondo Coldiretti Puglia, nelle stalle si stanno adottando misure urgenti per contenere gli effetti della crisi climatica, come ventilatori e doccette refrigeranti.
Caldo e siccità in Puglia: emergenza per gli allevamenti
Il caldo intenso e la siccità prolungata stanno causando cali nella produzione di latte e aumento dei costi di gestione. Le mucche soffrono particolarmente: bevono fino a 140 litri d’acqua al giorno, quasi il doppio della media stagionale. Coldiretti segnala che gli allevatori pugliesi hanno dovuto attivare contromisure immediate per ridurre lo stress termico e mantenere la produttività.
La situazione è aggravata dalla carenza di risorse idriche: oltre 232 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto alla capienza totale degli invasi. Anche le coltivazioni stagionali sono a rischio, con pesanti ripercussioni su frutta, ortaggi e foraggio per gli animali.
Cambiamenti climatici e agricoltura: servono interventi urgenti
Secondo Coldiretti, caldo e siccità in Puglia rappresentano oggi la più grave minaccia per l’intero comparto agricolo. La distribuzione irregolare delle precipitazioni è un chiaro segnale del cambiamento climatico in atto. Solo nel 2024, i danni potrebbero superare il miliardo di euro, come già avvenuto nel 2023.
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Le richieste di Coldiretti e le prospettive per il settore
“Servono misure straordinarie per sostenere agricoltori e allevatori – dichiara Coldiretti Puglia –. Serve un piano idrico strategico e investimenti per la resilienza climatica”. Intanto, gli operatori del settore continuano a fronteggiare la crisi con mezzi propri, in attesa di piogge e decisioni istituzionali concrete.
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