Disabile cade nel carcere di Foggia: aperta un’inchiesta

Un disabile cade nel carcere di Foggia e finisce in coma. L’uomo, un 51enne barese affetto da tetraparesi spastica, è stato ricoverato in gravi condizioni dopo una caduta avvenuta all’interno dell’istituto penitenziario. L’episodio ha spinto la Procura ad aprire un’inchiesta per chiarire le responsabilità.
Disabile cade nel carcere di Foggia: la denuncia e le prime indagini
L’uomo è stato trasferito dal carcere di Bari a quello di Foggia nel luglio 2024, dopo una condanna definitiva a 4 anni e 8 mesi. Nonostante la grave disabilità, la richiesta del suo legale, Federico Straziota, di accedere a misure alternative alla detenzione è stata respinta.
Nel penitenziario foggiano è stato assegnato a una cella con sette detenuti, senza supporti adeguati per le sue condizioni. “Era evidente che non potesse affrontare quell’ambiente senza assistenza continua,” ha dichiarato l’avvocato. Secondo i familiari, il detenuto è caduto più volte, in particolare per l’assenza di accessibilità al bagno, raggiungibile solo superando un gradino.
Caduta nel carcere e coma: le conseguenze per il detenuto
Il 26 novembre 2024, il disabile è stato ricoverato in ospedale in coma, con una tumefazione frontale e gravi condizioni di disidratazione. I medici hanno eseguito un intervento chirurgico e avviato un percorso di riabilitazione. Tuttavia, il quadro clinico è peggiorato fino a diventare irreversibile.
La vicenda rilancia l’attenzione sulla gestione dei detenuti fragili. Il caso è stato segnalato anche al Garante nazionale dei detenuti.
Oggi, il 51enne si trova in detenzione domiciliare per via delle sue condizioni critiche. L’inchiesta, tuttora in corso, mira a verificare se ci siano state negligenze da parte del personale carcerario o omissioni nelle cure mediche. Si attendono nuovi sviluppi nelle prossime settimane.
Per approfondimenti sul tema dei diritti dei detenuti disabili, si rimanda al nostro speciale su diritti e inclusione nelle carceri italiane.