Controlli ambientali in Puglia: sequestrata cava abusiva tra Lecce e Surbo

Nell’ambito dei controlli ambientali in Puglia, i Carabinieri Forestali del NIPAAF e del Nucleo Forestale di Lecce hanno eseguito, il 19 maggio, un sequestro preventivo su una cava di 20 ettari situata tra Lecce, Surbo e Trepuzzi. L’operazione, denominata “Stone Waste”, si inserisce nel quadro delle attività di contrasto agli abusi edilizi e ambientali nel settore estrattivo.
Controlli ambientali in Puglia: irregolarità nelle attività estrattive
L’area sequestrata si trova in contrada Santa Lucia, a cavallo tra diversi comuni salentini. La ditta, nonostante la revoca dell’autorizzazione da parte della Regione Puglia nel 2018, proseguiva con attività estrattiva di materiale lapideo, in violazione delle norme ambientali. I Carabinieri hanno accertato che i fronti di cava superavano i limiti di sicurezza previsti e che mancavano le recinzioni obbligatorie. Inoltre, è stato rilevato un deposito incontrollato di circa 50 metri cubi di rifiuti lapidei.
Nel febbraio scorso, sempre nell’ambito dei controlli ambientali in Puglia, era già stato sequestrato un primo segmento della cava e il titolare della ditta era stato denunciato per gestione illecita di rifiuti e discarica abusiva. Consulta qui le linee guida regionali.
Sequestro giudiziario e reati ambientali accertati
Il nuovo sequestro è stato disposto dal G.I.P. del Tribunale di Lecce a seguito dell’informativa dei Carabinieri Forestali. Le ipotesi di reato comprendono la violazione del Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006), il Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001), il D.Lgs. 624/1996 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e il D.P.R. 128/1959 in relazione alla stabilità dei fronti di cava.
Per approfondimenti sulle normative ambientali, consulta anche il portale del Ministero dell’Ambiente. Le indagini proseguiranno nei prossimi mesi con ulteriori verifiche sul rispetto delle norme ambientali.
Prospettive e interventi futuri
La cava resterà sotto sequestro in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari. I Carabinieri Forestali continueranno a monitorare l’area per prevenire nuovi episodi di abusivismo ambientale. Il caso rappresenta un nuovo esempio dell’impegno istituzionale nei controlli ambientali in Puglia, sempre più centrali nelle politiche di tutela del territorio.
Scopri altri articoli sui controlli ambientali in Puglia