Taranto droga e sfruttamento del lavoro: 13 arresti nelle campagne

I Carabinieri del comando provinciale di Taranto hanno eseguito nella notte 13 arresti per droga e sfruttamento del lavoro nelle campagne di Ginosa e Laterza. Gli indagati rispondono delle accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e di impiego di manodopera irregolare. L’operazione infligge un duro colpo alle attività criminali che minacciano l’economia e il tessuto sociale del territorio.
Per approfondire il tema del contrasto al caporalato, è possibile consultare l’approfondimento del Ministero del Lavoro (vai al sito).
Taranto droga e sfruttamento del lavoro: come si è sviluppata l’indagine
L’operazione dei Carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto, ha smantellato un gruppo criminale operante tra Ginosa e Laterza. Gli investigatori hanno documentato numerosi episodi di detenzione e spaccio di droga, come marijuana e cocaina, destinati al mercato locale. Inoltre, hanno scoperto un sistema di sfruttamento lavorativo che impiegava manodopera senza regolare contratto.
Gli operai, prevalentemente stranieri, lavoravano in condizioni degradanti, senza adeguate tutele sanitarie o salariali. Per questo motivo, le forze dell’ordine hanno deciso di intervenire rapidamente.
La risposta delle autorità contro droga e sfruttamento a Taranto
“La lotta al caporalato e al traffico di droga resta una priorità assoluta”, ha dichiarato il comandante provinciale dei Carabinieri. Le autorità puntano a interrompere le attività illecite e a tutelare i diritti dei lavoratori.
Inoltre, secondo dati forniti da associazioni locali, fenomeni di caporalato e microcriminalità legata allo spaccio persistono in alcune aree rurali della provincia di Taranto (leggi anche: iniziative contro il caporalato a Taranto).
Gli arrestati si trovano ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le forze dell’ordine annunciano che intensificheranno i controlli nei prossimi mesi, programmando anche campagne di sensibilizzazione nelle zone più a rischio.